Ex Bpel, 300 a Laterina: manifestante tenta di forzare casa Boschi. Benedizione del prete

Fermata dagli stessi compagni e dai carabinieri mentre lanciava invettive. Il comitato salvavittime dopo il paese di Renzi punta quello del ministro e e del padre.L'uscita del parroco dopo la Messa. Slogan contro la famiglia, il premier, il Pd e il Pm Rossi Le finte fatture sfociano nella bancarotta?; Ministra: non lascerò per il caso Etruria

La protesta a Laterina

La protesta a Laterina

Arezzo, 28 febbraio 2016 - La vanno a contestare perfino sotto casa: sotto la sua casa, in quel paese che la porta in palmo di mano e che ha contribuito a rendere famoso. In una parola? Laterina. Si sono ritrovati in almeno duecento o trecento nella piazza principale, poi un'incursione verso il paese basso, dove c'è la villetta dei Boschi. Una manifestante si è lanciata contro l'abitazione al grido di "ladri, ladri". Ha tentato di entrare ma è stata fermata dai carabinieri e dagli stessi compagni.

In piazza della Repubblica, dopo il fuoriprogramma, la manifestazione principale, un presidio per l'intera mattinata a suon di slogan contro la famiglia Boschi, il presidente del consiglio e il Pd. "Ladri" la parola più gentile, ma non sono mancate le invettive volgari del genere di chi ti manda a quel paese. Nel mirino finisce persino il povero procuratore capo Roberto Rossi, protagonista delle indagini su Banca Etruria: dieci indagini su papà Boschi e dice che non lo conosceva? urlano i manifestanti.

Alla fine della messa, il parroco don Mario Ghinassi, è uscito dalla chiesa del paese e, accettando una richiesta dei risparmiatori vittime del decreto 'salva banchè ha impartito loro una benedizione dal sagrato. I manifestanti hanno avuto alcuni scambi di battute con il sacerdote. Qualcuno ha chiesto che cosa gli abbiano potuto dire in confessione i Boschi, frequentatori della parrocchia, ma don Mario, sorridendo, ha replicato dicendo: «Eh, no, per la confessione c'è il segreto». Prima di benedire i presenti il sacerdote ha rivolto loro parole di vicinanza riguardo ai problemi che gli venivano esposti, in particolare, per la perdita dei risparmi affidati alle rispettive banche.

Il paese di Maria Elena Boschi e di babbo Pier Luigi è finito in un vortice di polemiche a seguito dei mesi di quest'ultimo da vicepresidente di Banca Etruria. La manifestazione dell'associazione «vittime del salvabanche», guidata da un’altra aretina, Letizia Giorgianni, è in pieno svolgimento, in un clima che sta fra la rabbia di chi ha perso i soldi e la protesta più colorita.  Da mesi si va avanti di corteo in corteo, scegliendo soprattutto la culla della banca, ossia la sede storica di Corso Italia, ma anche le piazze romane.

Poi è toccato a Rignano, il paese di Matteo Renzi, e ora a Laterina, il paese dei Boschi. Un presidio di due ore. Un presidio contro il «conflitto di interessi» e per indicare cosa stia emergendo dalle indagini.  Temi ormai consolidati,la novità è la sede della protesta: con i cartelli a incrociarsi con la Messa della domenica, quella fissa per la famiglia Boschi, e con il caffè con gli amici.