Cittadini cortonesi uniti per il bene della città

Sono oltre 20 i progetti di collaborazione attivati dall'Amministrazione comunale di Cortona con privati e associazioni

Il gruppo di Lupetti che porta avanti uno dei patti di collaborazione con il Comune

Il gruppo di Lupetti che porta avanti uno dei patti di collaborazione con il Comune

Cortona 7 febbraio 2018 - A Cortona sempre più cittadini e realtà associative decidono di mettersi in gioco proponendosi per apportare migliorie al territorio, fornire servizi o muovere le coscienze civiche. E’ il caso del gruppo scout Agesci di Cortona che ha sottoscritto ben due patti di collaborazione con l’Amministrazione cortonese. Il primo, che sta già dando i suoi frutti da qualche mese, è quello relativo alla cura del Giardino intitolato a Don Antonio Mencarini che si trova in piazza della Pescaia nella parte alta della città storica. Sono i lupetti, di età compresa tra gli 8 e i 12 anni a prendersi cura di questo bell’angolo di verde pubblico, che tra l’altro è uno degli scorci più fotografati dai turisti che ogni anno affollano Cortona. A questo servizio il gruppo Agesci ha deciso di accogliere l’invito dell’amministrazione lavorando ad un indagine a tutto tondo “sulla felicità” a cui seguirà anche un incontro con gli ospiti della Casa di Riposo e Centro Diurno Sernini.

Un progetto nel progetto quello che Cortona ha attivato con i “Beni Comuni” e che dal 2014 (anno in cui è stato approvato il regolamento) ad oggi ha messo in piedi ben 23 patti di collaborazione in tutto il territorio comunale. Le intese stipulate hanno, per esempio, permesso di mantenere il decoro urbano in alcuni angoli del territorio, dato un servizio di vigilanza e di aiuto fuori dalle scuole oppure raccolto cibo e beni per le famiglie in difficoltà. Con gli istituti scolastici, invece, è stata avviata una collaborazione orientata soprattutto al miglioramento del senso civico nelle nuove generazioni. 

“I patti di collaborazione sono uno dei progetti che mi hanno gratificato di più”, ha commentato l’assessore con deleghe al sociale Andrea Bernardini. “In una società che si sta spingendo sempre più ad una visione egoistica e personale , avere questo tipo di risposte dalla nostra comunità è un grande orgoglio. Siamo stati nominati in tutta Italia come unica città non capoluogo dalla rete Labsus per il numero e la qualità dei patti approvati, ed è un segnale davvero importante che è la direzione giusta da seguire.

Tra quelli che hanno riscosso maggior successo c’è quello portato avanti a Camucia dai residenti della zona del Poggetto (una cinquantina di famiglie) che hanno restituito alla cittadinanza uno spazio verde rendendolo funzionale e sicuro. Ci sono poi le “case di paese” a Terontola e Ossaia dove le associazioni promuovono formazione e informazione, attività sociali e culturali; il rifornimento di sacchetti per le deiezioni dei cani nei principali parchi da parte dell’associazione Etruria Animals Defendly; il sostegno psicologico ad anziani e famiglia con l’associazione Aima o il progetto “Nati per Leggere” per i bimbi.