Aretino dell'Anno, vincono Letizia Giorgianni e il dream team di Santo Spirito

I voto popolare premia la presidente del comitato Vittime del Salvabanche", quello della redazione il gruppo gialloblù che ha calato il triplete alla Giostra

Santo Spirito e Letizia Giorgianni

Santo Spirito e Letizia Giorgianni

Arezzo, 7 gennaio 2016 - Letizia Giorgianni e il gruppo vincente di Santo Sopirito sono gli aretini dell'anno. La città delle donne e degli armati. L’altra metà del cielo passa come un rullo compressore sul sondaggio popolare. Letizia Giorgianni va in testa dal primo minuto e non arretra di un millimetro fino alla fine, un po’ come ha fatto da oltre un anno nella vicenda dei risparmiatori di Banca Etruria.

E l’unica a inseguirla da presso, almeno all'inizio, è Silvia Ciarpaglini, la regina delle «Pulci», l’inventrice del mercatino partito con 50 banchi e arrivato a quota ottocento. Gli armati sono quelli di Santo Spirito: il dream team gialloblù ha vissuto la stagione perfetta. Prima ha perso tutti i cavalli titolari, dando agli altri l’illusione di spodestarli: poi ha infilato tre vittorie su tre, un triplete da far impallidire Mourinho, una ventata di entusiasmo che ha travolto la Giostra.

E così per una volta la scelta della redazione, che come sapete si affianca ogni anno a quella dei suoi lettori, ha premiato non un singolo ma un gruppo.  Letizia Giorgianni sfiora il 50% dei suffragi su internet e vince anche tra mail, sms e whatsapp. Silvia Ciarpaglini supera i 500 voti, un 24% comunque vertiginoso per chi in fondo è uscito solo ora dal gruppo.

Sul podio sale Marco Dioni, il Pm del caso Guerrina e al tempo stesso uno dei «tenori» del procuratore capo Roberto Rossi, protagonista di un anno di fuoco, in prima linea anche e soprattutto ancora sull’inchiesta della ex Banca Etruria. Batte perfino Elia Cicerchia, il cavaliere del 5, . Alle loro spalle c’è Jovanotti, in scia, battuto solo di due voti, Stefano Tenti, l’uomo della sanità privata, creatore di un polo ormai tra i più forti in Toscana. Subito dopo Valentino Mercati, simbolo di un’industria che pur nelle sabbie mobili ha continuato a crescere anche nell’ennesimo anno di disgrazia.