Serie D: oggi in trasferta col GhiviBorgo. Il treno playoff è a soli due punti. E il Seravezza non può più sbagliare

Il Seravezza Pozzi cerca la strada per i playoff, ma deve vincere il derby contro il GhiviBorgo. Il tecnico Lelli e il diesse Remaschi attirano l'interesse di altri club. Assenti importanti per i verdazzurri, ma la formazione confermata. Arbitra Gagliardi.

Può ancora salire a bordo del treno playoff il Seravezza Pozzi che, a -2 dal 5° posto del Livorno, essendo ora all’inseguimento non può più sbagliare se vuol chiudere bene la stagione. Serve continuità positiva dopo un girone di ritorno troppo altalenante, anche per non rischiar di gettare alle ortiche il super girone d’andata fatto. Oggi alle 15 al “Carraia“ di Ghivizzano c’è il sempre sentito derby provinciale col GhiviBorgo (7° a -4 dai versiliesi), squadra giovane e sbarazzina che ha messo in vetrina tanti talenti (da Tommaso Carcani coi suoi 13 gol ai vari Carli, Campani, Lepri, Orlandi e Giannini) facendo un calcio sempre propositivo. All’andata fu 1-1.

L’appena 30enne tecnico Nico Lelli non a caso è sulla bocca di tutti. E ottimo è stato anche il lavoro del giovane diesse Sacha Remaschi. Radiomercato inizia infatti a parlare di molti interessi intorno a loro da parte di altri club. Intanto il Seravezza va verso la riconferma del suo di giovane ds: Leonardo Calistri, che ha fatto molto bene. Ancora indecifrabile invece il futuro di Christian Amoroso in panchina.

Oggi i verdazzurri non avranno i soliti noti assenti Maffei, Nannetti, Loporcaro, Bedini e Simonetti (sconta l’ultimo dei tre turni di squalifica), cui si aggiunge pure la squalifica di Mannucci. Al centro della difesa lo sostituirà Lopez Petruzzi. Il 4-2-3-1 per il resto sarà lo stesso visto col Poggibonsi. Arbitrerà Alice Gagliardi di San Benedetto del Tronto, con gli assistenti Nicolò Raschiatore di San Benedetto del Tronto e Giacomo Ielo di Pesaro.

Probabile formazione (4-2-3-1): 1 Lagomarsini; 2 Salerno (2004), 20 Lopez Petruzzi, 30 Coly (2003), 8 Ivani (2004); 5 Putzolu, 4 Granaiola; 7 Brugognone (2005), 11 Mugelli, 10 Camarlinghi; 9 L. Benedetti.

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