
Seravezza con giocatori, staff, dirigenza e il sindaco fa festa al “Buon Riposo“
La portata dell’impresa sportiva del Seravezza Pozzi forse non è ben chiara a tutti, nemmeno agli stessi protagonisti che ne sono stati autori. E forse lo si capirà col tempo, negli anni a venire, quando un giorno ci si guarderà indietro. Perché per quanto sia vero che i playoff di Serie D (vinti dai verdazzurri, nel loro girone E) non abbiano in pratica alcuna valenza ai fini di una eventuale promozione nel calcio professionistico... è altrettanto vero che aggiudicarseli è un qualcosa che comunque nella storia rimane. Per farli, poi, devi aver disputato un campionato al vertice, stando nelle prime cinque posizioni. Ed il Seravezza è stato di fatto per tutta la stagione stabilmente sul podio, ballando fra secondo e terzo posto...con anche una piccola puntatina al primo. La società verdazzurra anno dopo anno si consolida sempre di più e da piccola realtà di paese si è guadagnata col lavoro, le idee e la programmazione una credibilità riconosciutagli oramai ben oltre i confini della regione Toscana.
Il modello di gestione virtuosa del Seravezza è preso ad esempio da diversi club che vogliono avere uno spunto. Tenere la Serie D per così tanto tempo di fila (la prossima annata sarà la 9ª nella massima categoria dilettantistica!), migliorandosi sempre nel percorso di crescita costante, è qualcosa che merita veramente una sottolineatura e tanti apprezzamenti. Il presidente Lorenzo Vannucci non nasconde un po’ di emozione per il traguardo raggiunto del successo in questi playoff 2024/25: "È il punto più alto della nostra storia e i meriti sono da condividere fra tutti: giocatori, staff tecnico, dirigenza e l’intero ambiente. Far meglio di così diventa obiettivamente difficile...".
Sull’allenatore Lucio Brando, che a Seravezza ha frantumato ogni precedente record del suo amico tecnico Vangioni diventando una sorta di “Special One“, Vannucci dice: "Merita una categoria superiore. Ha una grande cultura del lavoro e molta serietà". Al suo posto è (quasi) tutto fatto per l’arrivo di Cristiano Masitto. Lo stesso Brando si prende i giusti meriti: "Mi dò “una pacca sulla spalla“ per ciò che ho fatto qui. Ringrazio tutti perché qui mi hanno dato tutti tanto, specialmente i ragazzi, supportandomi e sopportandomi. Gli dedico un pezzo del mio cuore". Nella finale playoff stravinta in rimonta 4-1 con l’Orvietana sono state clamorose le prestazioni del portiere Ettore Lagomarsini e del centrocampista mancino Danilo Greco.
Simone Ferro
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