SERGIO IACOPETTI
Sport

Orgoglio Forte, la semifinale è ancora viva. Interminabile serie di rigori: decide Ambrosio

Playoff Serie A1 L’attaccante rossoblù realizza dopo due tentativi falliti. Rimonta pazzesca (sotto 0-3 e 1-4) prima di arrivare al 5-5 finale

Il Forte si aggiudica gara 3 contro Lodi dopo una serie interminabile di rigori

Il Forte si aggiudica gara 3 contro Lodi dopo una serie interminabile di rigori

forte dei marmi

7

lodi

6

ai rigori (5-5 dts)

FORTE DEI MARMI: Gnata, Ambrosio F., Ipinazar P., Ipinazar F., Torner, Borgo, Rossi. All. De Gerone.

LODI: Grimalt, Faccin, Najera, Compagno, Antonioni, Nadini, Fernandes, Giovannetti, Porchera. All. Bresciani.

Arbitri: Barbarisi-Silecchia.

Marcatori: 7’ pt Faccin, 7’ pt Compagno; 4’ st Nadini, 6’ st Torner, 8’ st Nadini, 8’ e 9’ st Borgo, 15’ st Nadini, 19’ e 20’ st Borgo.

FORTE DEI MARMI – Mentalmente straordinario. È il Forte dei Marmi, che muore e poi risorge fino a conquistare il primo punto della semifinale Scudetto, facendolo nel modo più rocambolesco possibile. Sotto 2-0 nella serie, va 0-3 nel risultato, poi 1-4 e 3-5, ma trova la forza di arrivare al 5-5, vincendo poi 7-6 ai rigori.

Un successo che ha tanti padri. A partire da Mirko De Gerone, che ha sempre predicato calma e dato fiducia alla squadra, per passare a Ricky Gnata, che ha parato tutto o quasi, passando da Fede Ambrosio, che ha messo il sigillo finale, e a tutti i ragazzi scesi in pista. Ma una nota di merito va a quel campione in erba che risponde al nome di Andrea Borgo, il capitano della Nazionale Under 23, capace di mettere a segno 4 reti, una semplicemente più bella dell’altra. Insomma il Forte campione d’Italia, composto da uomini veri oltre che campione in pista, non abdica. Partita che inizia a ritmi altissimi. Faccin sblocca su rigore al 7’. Neanche il tempo di riprendere il gioco che Compagno raddoppia.

Insomma il Lodi sembra già scappare, infilando due reti in 20“. Il Forte ci prova, ma il Lodi non regala quasi nulla, e quando l’occasione sembra concretizzarsi ci pensa quel fenomeno di Grimalt, che disinnesca il tiro diretto di Borgo. Poi, in sequenza sbattono contro il portierone anche Torner, Cisco Ipinazar e Ambrosio. La partita già in salita diventa ancor più tremenda quando Nadini infila il 3-0, in maniera rocambolesca, ad inizio ripresa.

Guai però a dare per morto il Forte. Torner accorcia, dopo una giocata Pato Ipinazar-Ambrosio, ma Fernandes libera Nadini per il 4-1. Il Forte sbanda ma non crolla. Borgo sale in cattedra e sigla il 2-4 su tiro diretto (blu a Grimalt, in porta entra Porchera). Pochi secondi ed ancora lui inventa il 3-4 da dietro la porta. A 11’ è nuovamente tutto in gioco. Najera, in azione personale, si inventa il 5-3 e sembra nuovamente finita però, dopo il rigore a lato di Compagno, è ancora Borgo a trasformare il tiro diretto del 4-5. Poi ancora Borgo infila, in diagonale ed in caduta, un 5-5 da cineteca. Il PalaForte tributa un gruppo straordinario che, a 32“ dalla fine, colpisce anche un palo con Torner. Si va ai supplementari e poi ai rigori. Ambrosio firma quello decisivo ed è giusto così. Il Forte, come l’araba fenice è risolto, magnificamente, dalle sue ceneri.

Sergio Iacopetti

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