Viareggio (Lucca), 12 settembre 2022 - Tra tutte le spiagge dov’è approdato il veliero del Jova Beach Party – che, sabato, all’aeroporto di Bresso ha terminato il suo periplo per l’Italia – quella del Moletto, a Viareggio, è stata la miglior tappa in assoluto in termini di pubblico: con 42.500 spettatori a serata, 85 mila in totale. La peggiore Aosta, 16 mila scarsi.
«Quest’anno il pubblico ha fatto una scelta precisa - spiega Maurizio Salvadori, produttore del tour –: dalla Lombardia sono partite migliaia di persone per Lignano, Roccella Jonica, Viareggio. La gente vuole ballare in spiaggia, perché si diverte di più».
Rispetto al successo e alle polemiche che hanno contraddistinto questa seconda edizione, Salvadori aggiunge: «Non ho mai visto uscire la gente dai concerti con questo sorriso. Quando si parla di disagi, non si parla mai invece della gioia di mezzo milione di persone: il Jova Beach ha un pubblico che copre 3-4 generazioni e i commenti sono entusiasti. Se devo pensare alla soddisfazione di realizzare qualcosa di unico, farei altre dieci edizioni».
Un terzo atto? «Non se n’è ancora parlato – conclude il manager di Trident – è una decisione che spetta all’artista». Intanto a Viareggio è tornato il professor Giovanni Bacaro. Il docente di botanica all’Università di Trieste, dopo aver censito le specie vegetali di interesse comunitario sulle nuove dune del Moletto (che sono state transennate e protette), attraverso nuovi campionamenti prosegue lo studio per arrivare a stabilire l’impatto che i maxi eventi hanno sull’ecosistema costiero. Il tema è al centro dell’interrogazione presentata dalla senatrice del Cal, Margherita Corrado, al Ministero dell’ambiente: «In che modo, secondo quali autorizzazioni e per quali motivi di interesse pubblico – chiede – è stato possibile acconsentire alla modifica sostanziale dei luoghi costieri interessati dal Jova Beach Party?».