Porto di Viareggio, i sindacati: “Situazione drammatica per i lavoratori”

Preoccupazione di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca per sicurezza e tenuta occupazionale del settore ittico toscano. Il loro appello alle autorità portuali e politiche

Una protesta dei pescatori a Viareggio (foto di repertorio)

Una protesta dei pescatori a Viareggio (foto di repertorio)

Viareggio, 19 gennaio 2024 – "Siamo preoccupati per la situazione drammatica che stanno vivendo i lavoratori del settore ittico". A lanciare l’allarme i sindacati di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca. “Il recente incidente del peschereccio Vincenzo Milù – spiegano – sottolinea ed evidenzia la drammaticità della situazione, oltre che da un punto di vista occupazionale, anche da quello della sicurezza sul posto di lavoro”. A causa degli eventi alluvionali e del conseguente insabbiamento del porto di Viareggio, “le imbarcazioni della marineria viareggina – proseguono le sigle sindacali – sono potute uscire solo poche volte in mare in questi ultimi mesi e quindi hanno subito un conseguente e pesante danno economico al quale si aggiunge il non trascurabile aumento della pericolosità della navigazione, oltre agli ulteriori danni economici derivanti dagli incidenti".

La situazione del settore pesca in Toscana, si legge nella nota dei sindacati, "non è delle più floride ormai da anni” e da tempo i rappresentanti dei lavoratori del settore “chiedono aiuto nel sostegno e promozione di un settore che dovrebbe essere un ulteriore fiore all'occhiello del made in Tuscany e non la Cenerentola toscana".

"Ben venga la giusta e doverosa richiesta di ristori da parte dei pescatori viareggini, ma non è con dei palliativi – accusano – che si risolvono le situazioni, così come non può e non deve essere una soluzione quella di cambiare porto. Tutti i lavoratori del settore sono in forte sofferenza economica e gli strumenti ordinari di sostegno al reddito sono del tutto insufficienti: non chiediamo i soli e doverosi sostegni economici, pretendiamo il nostro diritto a poter lavorare in sicurezza”.

Per questo Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca  tornano a lanciare l’appello alle autorità, portuali e politiche, perché si attivino ”per espletare in modo serio propedeutico le proprie funzioni, dalle quali deriva la sicurezza e la redditività dei lavoratori e di un intero settore”. Alla Regione Toscana chiedono inoltre di intervenire, tramite il Tavolo Blu, per definire strutture e metodologie di intervento attuali e future non più rinviabili, la pesca toscana lo merita e lo esige".