Violati nuovamente gli orti degli anziani

Anziani di Viareggio vedono violati i loro orti da ladri che arrecano danni senza rubare nulla. Chiedono maggiore sicurezza al Comune.

Che sia in Pineta o in un campo all’aperto, gli anziani di Viareggio vedono violare i propri luoghi di svago, seppur recintati, troppo spesso e da troppo tempo. L’ultimo episodio è avvenuto nella notte fra sabato e domenica, quando qualcuno si è introdotto all’interno del box degli Orti degli Anziani, lungo la via Aurelia al quartiere Varignano, arrecando solo danni senza portar via praticamente nulla. "Non hanno portato via nulla - sottolinea desolato Sirio Orselli, dal lontano 1997 presidente del Comitato di gestione degli orti - anche perché non c’è più nulla da rubare o meglio, tutto ciò che poteva esser rubato è già stato arraffato nel corso degli anni e così abbiamo, nostro malgrado, deciso di non tenerci praticamente più nulla".

Bella la storia dei campi voluti, nel lontanissimo 1984, dallo stesso Comune di Viareggio e dati in gestione agli anziani del popoloso quartiere alla periferia sud della città. "Orti che - con il passare degli anni - spiega Orselli - sono via via aumentati sino ad arrivare a quota quaranta. Quaranta campetti nei quali i nostri anziani coltivano ortaggi e di cui si sentono responsabili, tanto da curarli con costante impegno, sia esso sia fisico che economico". Gli autori o l’autore della spaccata, molto probabilmente, hanno scavalcato il cancello d’ingresso, il cui lucchetto non è stato rotto né forzato, per puntare verso il box che contiene gli stipetti. Entrati, poi, hanno rotto tutti i relativi lucchetti. Tutto, magra consolazione, per nulla. “Dalla scorsa primavera, quando trafugarono martelli, vanghe, semi, oltre all’unico decespugliatore che avevamo in dotazione - conclude Orselli -, non lasciamo incustodito quasi nulla. La zona ahimé non è sicura né per i residenti, né tantomeno per noi. Non pretendiamo dal Comune, responsabile della sicurezza degli orti, l’installazione di telecamere, ma quantomeno l’invio di vigili urbani che controllino il quartiere facendoci sentire più sereni”.

Sergio Iacopetti