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Enoteca Marcucci salva, il sì della Diocesi. Il titolare: "Il locale ora raddoppierà"

L’Enoteca Marcucci resterà a Pietrasanta. I titolari hanno acquisito infatti dalla diocesi di Pisa i locali al piano terra dello storico immobile di via Garibaldi

RITROVO VIP Michele Marcucci con Emilio Fede e Monica Sarti nel suo locale

Viareggio, 10 febbraio 2015 - L’enoteca Marcucci resterà a Pietrasanta. I titolari hanno acquisito infatti dalla diocesi di Pisa i locali al piano terra dello storico immobile di via Garibaldi, dove si trovano attualmente la pregiata cantina e parte della cucina. Acquistata anche un’altra porzione sempre al piano terra (si tratta di stanze comunicanti), cosa che consentirà all’enoteca di raddoppiare addirittura gli spazi. Gli altri locali sono stati invece acquistati dal noto gruppo «Impresa Pizzarotti & C spa» di Parma. Con la firma di ieri (alle 13) si conclude dunque la lunga controversia tra Marcucci e la diocesi, la quale, volendo vendere l’immobile, aveva dato avviso di sfratto ai Marcucci. Sulla liceità dello sfratto si era pronunciato positivamente il giudice della Corte d’appello di Firenze il 16 gennaio 2013.

I TITOLARI avrebbero dovuto sgomberare l’enoteca entro il 31 marzo 2014 ma la diocesi non ha dato seguito alla sentenza, consentendo ai gestori di proseguire la stagione. Le parti sono arrivate infine a un accordo per l’acquisizione di una parte del palazzo. «L’enoteca Marcucci – riconosce l’economo diocesano don Francesco Barsotti - è un locale di grande richiamo per tutta la Versilia e non ci piaceva l’idea che, con la vendita a terzi dell’intero stabile, si mettessero in discussione diversi posti di lavoro. Per questo abbiamo avviare una doppia trattativa con gli imprenditori di Parma, che hanno acquisito soprattutto gli alloggi ai piani superiori, e con i titolari dell’enoteca, nonostante lo sfratto fosse già eseguibile da tempo».

IL PALAZZO di via Garibaldi fu donato all’Opera Maffi «perché se ne faccia un luogo di educazione religiosa dei giovanetti». Fu utilizzato, per diversi anni, dalla parrocchia del Duomo per le sue attività pastorali e di oratorio. Caduto in disuso, fu donato nel 2003 dall’Opera Maffi alla diocesi. «Il ricavato dell’operazione – aggiunge don Barsotti – servirà a finanziare l’ostello della gioventù ‘San Giovanni Paolo II’ di Calambrone». Soddisfatto Michele Marcucci: «Ha prevalso il buon senso, grazie soprattutto al nuovo economo don Barsotti e all’intesa con Paolo Pizzarotti, mio cliente e amico da quasi 30 anni, e con il suo braccio destro, l’ingegner Aldo Buttini, che da tempo vive a Pietrasanta. Hanno saputo interpretare le esigenze di un’attività come la mia e l’interesse della città. Un grazie, per il loro interessamento, anche al sindaco Lombardi, agli assessori Forassiepi e Viti, e al consigliere comunale Marchi».