Viareggio Cup, lo stadio "Ferracci" ti aspetta Progetti di convivenza tra il pallone e l’ovale

Oltre alla Coppa Carnevale l’impianto di Torre del Lago potrebbe ospitare le squadre di calcio rimaste senza ’casa’. Ma servono dei lavori

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di Martina Del Chicca

L’obiettivo è dare una “casa“ alle squadre locali: il Viareggio e la Torrelaghese, che dal 18 settembre cominceranno la cavalcata nel campionato di Prima Categoria. Il sogno, invece, è riportare a casa, a Viareggio, la Viareggio Cup dopo troppe edizione erranti. Costretta a migrare da dopo la chiusura dello stadio dei Pini verso altri impianti. A questo starebbe lavorando l’amministrazione Del Ghingaro, che avrebbe trovato nei ’Titani’ un alleato.

L’idea sarebbe infatti quella di (ri)adeguare al calcio lo stadio Ferracci di Torre del Lago, preso in gestione e riqualificato dalla società di rugby fondata da Denis Dallan. E dunque, in attesa che il Torquato Bresciani venga finalmente restituito alla città dopo i lavori di ristrutturazione, realizzare lì una sorta di coabitazione tra l’ovale e il pallone. Lisa Barberi, portavoce dei “Titani“, proprio dalle pagine de ’La Nazione’ aveva già espresso la piena disponibilità della società ad accogliere il calcio "perché per noi – disse – lo sport deve unire. E non dividere".

Ma tra il dire e il fare, ci sono in mezzo una serie di prescrizioni imposte dalla Figc e del Coni, per rendere agibile l’impianto, oggi tempio del rugby, anche al calcio. Occorre, ad esempio, realizzare una recinzione per separare il pubblico. E servono interventi all’area degli spogliatoi, affinché rispettino le norme di tutela di giocatori e arbitri. Servono dunque interventi e risorse, di cui il Comune dovrebbe farsi carico. Per il momento, da quanto trapela, al Ferracci sarebbero già stati fatti dei sopralluoghi, per ora informali, per valutare la fattibilità del progetto. Da realizzare anche in previsione della 73esima edizione della Viareggio Cup, che a Viareggio adesso ha solo il cuore.

In attesa di capire il destino del Ferracci; il Viareggio, reduce da una stagione incredibile e dal salto in Prima Categoria, sta “testando“ vari terreni di gioco per trovare una “casa“ temporanea. "Ma sgomberiamo il campo da ogni equivoco – premette Andrea Strambi, responsabile dell’impianto –: il Marco Polo Sport Center è idoneo ad ospitare le partite di Prima Categoria. Stiamo valutando altre situazioni, come lo stadio di Massarosa, che possano essere più funzionali all’impegno della squadra. Ovviamente non vogliamo allontanarci troppo da Viareggio. Ma qualora non trovassimo un alternativa, resteremo al Marco Polo". Che non ha tribune, e dove probabilmente non si pagherà alcun biglietto per assistere alle gare, visto che andrebbe oscurato tutto il perimetro dell’impianto.

Se il Viareggio – che debutterà in casa il 25 settembre – è ancora in cerca di una soluzione; la Torrelaghese invece l’ha trovata. Quest’anno per le gare casalinghe i gialloviola si appoggeranno allo stadio di Piano di Conca. "Ma chiaramente – dice Alfredo Cordoni , storico dirigente della società sarebbe un sogno poter ritornare a casa. Questo – prosegue – vorrebbe dire ricostruire un legame con il territorio, con la tifoseria, che adesso manca. Perché un conto è fare due passi per arrivare allo stadio e guardarsi la partita, magari con il figlio o il nipote; un conto è invece doversi fare dei chilometri. Anche per questo sono importanti gli impianti sportivi, perché creano legami. E perché questi legami aiutano lo sport a crescere. Per questo ci auguriamo che questo progetto del Ferracci non resti appunto un progetto, ma si trasformi in qualcosa di concreto".