Via libera alle zone rosse, ma con tanti distinguo

Introduzione delle "zone rosse" a Viareggio e Torre del Lago per tutelare il decoro urbano. Polemiche tra consiglieri sulla sua efficacia e costituzionalità. Divisi voti della maggioranza e proposte per potenziare la sicurezza del territorio.

Via libera alle zone rosse, ma con tanti distinguo

Via libera alle zone rosse, ma con tanti distinguo

Sarà una sorta di "esperimento", "per provare a far convivere la tutela della dignità umana con quella del decoro cittadino". Così il capogruppo della maggioranza David Zappelli ha definito l’introduzione delle “zone rosse“ a Viareggio e Torre del Lago, in cui sarà facoltà della Polizia Municipale applicare il Daspo Urbano. Una misura pensata appunto a tutela del decoro urbano, che prevede una sanzione e un provvedimento di allontanamento per gli eventuali trasgressori. Vale a dire per "chi ponga in essere condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione" di strade o piazze. Il riferimento è agli accampamenti, i fenomeni di accattonaggio molesto... "Segnalazioni che ogni giorno – ha detto il sindaco Giorgio Del Ghingaro – ricevo dai cittadini".

Se l’assessore alla polizia Municipale, il vicesindaco Valter Alberici, auspicava un voto unanime; è stato subito gelato dal consigliere della Lista Bonaceto Tiziano Nicoletti che ha dichiarato in partenza il proprio voto contrario: "Perché questo strumento – ha detto – è inutile. Lo dicono anche i sindaci che da anni provano ad applicare il cosiddetto decreto Minniti". Così Nicoletti ha citato il caso del senza fissa dimora che a Roma che si è accampato sotto un monumento e che ha collezionato "187 decreti di allontanamento e 54 mila euro di sanzioni che, non avendo niente, ovviamente non pagherà mai". E dopo una disputa in punta di diritto col collega Zappelli, sulla costituzionalità del provvedimento di allontanamento per chi non crea pericolo oggettivo, l’avvocato Nicoletti ha aggiunto che "Invece di applicare una norma di dubbia utilità, un’amministrazione dovrebbe occuparsi di far vivere una città. Di incentivare l’apertura di negozi al dettaglio, di organizzare incontri, feste, sagre... Così – ha concluso – si può salvaguardare anche il decoro". Si sono astenuti i consiglieri del Pd, "perché – ha spiegato il capogruppo Dario Rossi – questo provvedimento ci appare frettoloso. Mentre sarebbe opportuno immaginare un percorso di prevenzione, sensibilizzazione, educazione al rispetto degli altri e dei luoghi". Lega e Fratelli d’Italia hanno votato a favore, come Civicamente e tutta la maggioranza. Il capogruppo di Fd’I Carlalberto Tofanelli ha spinto, con il sostegno di Luigi Troiso ma senza successo, per ampliare il confini delle “zone rosse“ a piazza del Popolo e alla chiesa di Torre del Lago. Mentre il capogruppo della Lega Alessandro Santini, per potenziare la sicurezza del territorio, ha riproposto un vecchio cavallo di battaglia del partito: "Il servizio H24 dei vigili , e non soltanto a luglio ed agosto – com’è in previsione –, quando le strade della città sono già affollate...".