Unidici aree "pericolose". Ipotesi telecamere

Il Comune potenzia la sicurezza con la videosorveglianza in undici zone critiche, per contrastare illegalità e degrado. Accordo con la Prefettura per migliorare la percezione di sicurezza e ottenere finanziamenti per i sistemi di videosorveglianza.

Unidici aree "pericolose". Ipotesi telecamere

Unidici aree "pericolose". Ipotesi telecamere

Il Comune punta sulla videosorveglianza per potenziare la sicurezza nelle aree "maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità". Nello specifico, si tratta di undici zone tra capoluogo, Lido di Camaiore e Capezzano: la rotonda dell’amicizia (lato mare), piazza XXIX Maggio (lato stadio), il parcheggio di via Boschi e il parcheggio tra via Badia e via Andreuccetti a Camaiore; il parcheggio di via Paduletto, l’incrocio tra via Italica e via Viani, il parco Falcone e Borsellino nella frazione rivierasca; e infine l’incrocio tra via Pardini e piazza Fazzi, la zona industriale delle Bocchette tra via Calagrande e via Falegnani, via Carpentieri, gli incroci tra via Pastore e via Commercio e tra via Valletti e via Calzolai a Capezzano. Aree in cui "il Comune intende rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità" tramite il "potenziamento dei sistemi di videosorveglianza e lettura targhe da installare sulla viabilità principale e nelle maggiori aree oggetto di ritrovo".

Per meglio gestire la partita della sicurezza, il Comune ha sottoscritto con la Prefettura un ‘Patto per l’attuazione della sicurezza urbana’, col quale si impegnano a prevenire e contrastare la microcriminalità e al contempo a promuovere il rispetto del decoro urbano, al fine di "migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e contrastare ogni forma di illegalità". Il Patto, tra l’altro, è indispensabile per accedere al bando con cui il Comune intende finanziare l’installazione dei sistemi di videosorveglianza (19 milioni messi a disposizione dal Ministero dell’Interno). I progetti relativi alle telecamere saranno valutati dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

RedViar