
Addentrandosi nel padule, attraverso via dei Frassetti a Torre del Lago, un odore nauseante prende la gola e lo stomaco. Nel fosso del Bracco una distesa di alghe e di pesci morti, per lo più muggini, ricopre il pelo dell’acqua. Tutto quell’odore che riempie l’aria parte da lì, dalla vegetazione e dalla fauna in decomposizione.
A fare la scoperta, alcuni giorni fa, sono stati dei cacciatori, che frequentano abitualmente quelle zone, e che hanno segnalato il caso ad Enalcaccia. "Crediamo che sia importante intervenire, prima di tutto rimuovendo le carcasse – dice il vicepresidente dell’associazione, Antonio Tedeschi – anche per una questione igienico-sanitaria. E poi anche per capire l’origine di questa moria".
E’ ancora sconosciuta infatti la causa, anche se da più parti si ritiene plausibili che si tratti di un effetto della siccità. La carenza di piogge, insieme alle alte temperature, potrebbe aver fatto maturare le alghe, ormai padrone del fossa, e potrebbero aver ridotto l’ossigeno, portando i pesci al soffocamento.
E una moria di pesci è stata segnalata anche nella Gora di Stiva, lungo la via di Montramito. Qui sono stati addirittura visti, e fotografati, una germano morto e uno morente, trascinato via dalla corrente. L’episodio è stato segnalato al comando della Polizia Municipale.
mdc