"Troppa burocrazia e troppi costi, non scoraggiate le feste popolari"

Il presidente Alberto Pardini annuncia un grande evento per i bambini l’11 febbraio dentro l’Auditorium Caruso

Prosegue il nostro viaggio all’interno del mondo rionale. E’ la volta di Torre del Lago, col presidente Alberto Pardini.

Quando sarà la festa?

“Il nostro evento di punta, il Carnevale dei Piccoli, si svolgerà il pomeriggio di sabato 11 febbraio al Gran Teatro Puccini. Ma stiamo organizzando anche una Canzonetta con data da stabilire”.

Da quanto è presidente?

“Dal 2020 quando è nata l’associazione”.

Il consiglio quanti elementi prevede?

“Un presidente e 7 consiglieri molto operativi”.

Cosa l’ha spinta ad accettare questo ruolo?

“Credo nel recupero della tradizione carnevalesca e nel senso di comunità di e per Torre del Lago“.

I rioni sono tutti ripartiti. Cosa significa?

“C’è una nuova generazione pronta a caricarsi in spalla la responsabilità di tenere viva la fiamma dell’anima popolare”.

Perché nel corso degli anni, molti erano spariti?

“Credo che ci siano delle concause. Una è quella economica, l’altra è relativa all’eccesso di responsabilità che i Comitati si trovano ad affrontare sotto tutti i punti di vista. In ultimo la sbagliata concezione di chi vede in queste feste una sorta di tripudio dell’eccesso dove si beve e si fanno danni e basta”.

Per organizzare un rionecosa serve?

“Amore e follia, nell’accezione positiva, sono necessari per prendersi le responsabilità che ci piovono addosso appena stabiliamo il genere di festa che vogliamo proporre ad una comunità che è sempre più esigente”.

Cosa eliminerebbe per rendere più semplice l’organizzazione di una festa rionale?

“Più che eliminare direi facilitare. Vorrei che i comitati fossero aiutati a districarsi nella jungla burocratica, fatta di costi, perizie e permessi e che spesso scoraggia ancor prima di partire”.

Cosa chiede alla Fondazione Carnevale?

“Di starci vicino e di sostenerci. I rioni hanno un ruolo centrale nella formazione dell’identità legata al Carnevale. Se da semplici spettatori si diventa parte in causa si creano nuovi attori che si impegnano fattivamente per il Carnevale”.

Cosa augura alle feste rionali?

“Di trovare nella città e negli Enti Pubblici degli alleati e dei sostenitori. I Rioni sono il punto di partenza per un Carnevale sentito e che parte dal basso”.

Sergio Iacopetti