Tallio nell'acqua: valori ancora alti, revoca del divieto lontana

Forse martedì: sforano 9 punti di prelievo su 25. E c’è il problema acqua calda

Un'autobotte (Fotocronache Germogli)

Un'autobotte (Fotocronache Germogli)

Viareggio, 11 luglio 2015 - I più ottimisti sostengono che bisognerà aspettare come minimo martedì per l’eventuale revoca dell’ordinanza di divieto dell’uso dell’acqua nella «zona rossa» delimitata mercoledì scorso dopo le notizie sulla presenza del tallio alla fontana del cimitero. Parlano da soli, purtroppo, i dati comunicati ieri pomeriggio da Gaia al Comune: le controanalisi effettuate dall’azienda giovedì sono disastrose. Quasi un terzo dei punti di prelievo (9 su 25) presentano infatti una concentrazione di tallio oltre i limiti consentiti, pari a 2 microgrammi per litro, con punte di 7.2 alla fontana e al parcheggio del cimitero, 6.5 e 5 in via Tre Luci, 6.5 tra via Sauro e via Tre Luci, 2.6 in via Cannoreto (lato Camaiore) e 2.5 in via del Castagno. Valori pubblicati da ieri pomeriggio sulla pagina internet e Facebook del Comune. «Possiamo chiamarla ‘operazione trasparenza’ – spiega il sindaco pro tempore Daniele Mazzoni – come avevamo promesso alla cittadinanza, che ha il diritto di conoscere passo dopo passo l’evolversi della situazione. I dati relativi ai prelievi effettuati nella zona oggetto dell’ordinanza, che ho formalmente richiesto a Gaia, sono ancora al di sopra dei limiti e pertanto non possiamo ancora revocare l’ordinanza. Continueremo a monitorare la situazione ora dopo ora». Il divieto resterà quindi in vigore nella zona compresa tra via Sauro, via Garibaldi e via Tre Luci, oltre alla via Sarzanese (tra il cimitero e il civico 77), via Martinatica, via Cannoreto e via del Castagno (tra la Sarzanese e il campo pozzi Gaia). «Avrei sperato di poter ridurre già oggi (ieri, ndr) la ‘zona rossa’ – aggiunge – ma i dati non sono buoni e la tutela della salute viene prima di tutto: ho avvisato anche i comitati di Pietrasanta e Valdicastello».

SICCOME i mali non vengono da soli, a Valdicastello è spuntato un altro problema: a causa delle attuali temperature le tubazioni provvisorie (esterne) sono talmente bollenti che dai rubinetti di casa esce solo acqua calda. «Un’erogazione anomala di cui ho informato Gaia e Asl – assicura Mazzoni – chiedendo immediate verifiche sulle cause e sugli interventi da fare. E’ necessario infatti contenere le proliferazioni batteriche e le condizioni di disagio della popolazione a causa delle alte temperature di questo periodo».

Daniele Masseglia