Nudisti al mare, infuria la polemica, l’appello: "Dateci una spiaggia" / SONDAGGIO

Il 4 e il 5 giugno flash mob alla Lecciona. Il Comune: "Tolleriamo"

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Viareggio, 30 maggio 2016 - "Vogliamo una spiaggia naturista alla Lecciona. A partire da questa estate: ce la date o ce la prendiamo". Non usa grossi giri di parole il gruppo di ‘Naturisti Versilia’, quei versiliesi che vorrebbero poter vivere la natura senza troppi veli. Sono una vera e propria comunità, comunicano via social, scambiandosi consigli sui luoghi dove poter prendere una tintarella integrale, senza la paura di essere cacciati o peggio, multati "per atti contrari alla pubblica decenza".

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Sono i nudisti, tecnicamente naturisti, quasi un milione in Italia, che si sono dati appuntamento il 4 e il 5 giugno alla Lecciona, una delle poche spiagge italiane che preserva il suo stato naturale: «Basta dune – scrivono i membri del gruppo nell’annunciare l’evento – usciamo allo scoperto! Niente è più naturale che stare nudi. Il naturismo può essere una risorsa per questo territorio. Ci auto-organizzaremo mantenendo pulito il tratto di spiaggia ed assicurando la sorveglianza con personale qualificato volontario (rigorosamente nudo). Mentre le nostre proposte seguono l’iter necessario presso le istituzioni, noi ci mostriamo al mondo intero».

Così, alle porte della stagione del sole, si riapre il dibattito tra quelli del no («Bisogna pensare alle famiglie e ai bambini» polemizzano alcuni genitori sul web) e gli amanti della gita fuori porta (con in valigia solo spazzolino e dentifricio) che tornano a chiedere anche in Versilia una spiaggia per nudisti autorizzata. In Italia, infatti, come sottolinea la Fenait, la Federazione naturista italiana, non esiste una legge che regolamenta e garantisce la pratica del naturismo nei luoghi pubblici.

E a oggi ci sono solo cinque spiagge ufficialmente autorizzate dalle amministrazioni locali: San Vincenzo in Toscana, Marina di Camerota in Campania, Torino di Sangro in Abruzzo, Capocotta a Lido di Ostia o Acquarilli all’Isola d’Elba, ultima entrata nella ‘five list’. In quest’ultimo caso si tratta di una precisa scelta dell’amministrazione di Capoliveri che ha scelto di dedicare la piccola baia alla crescente domanda del turismo nudista nazionale e internazionale. All’elenco però si aggiungono anche altre spiagge libere dove la pratica sarebbe vietata ma è comunque tollerata. Come appunto la Lecciona, tradizionalmente meta preferita dal popolo dei senza veli. L’assessore Valter Alberici conferma: «Siamo un’amministrazione aperta – le sue parole –. Se il gruppo di volontari vuole ritrovarsi per pulire la spiaggia, lo facciano pure, purché non diano fastidio a nessuno». Via i costumi dunque e tutti in mare.