Sorpresa Ubud. Un’oasi di verde

Ubud, Bali: un incantevole rifugio tra natura e cultura balinese. Dal Palazzo Reale al mercato vivace, fino alla Foresta delle Scimmie e alle risaie di Tegallalang, un viaggio unico tra tradizione e bellezze naturali.

Il primo approccio con Bali è avvenuto a Ubud ed è stato un colpo di fulmine, tanto che abbiamo cambiato i piani di viaggio e ci siamo rimasti più tempo del previsto. A Ubud l’atmosfera è rilassata e sicuramente il merito è anche dell’abbraccio della natura che la racchiude in un verde che placa i pensieri. Nonostante la fama internazionale dell’Isola degli dei e una grande comunità di nomadi digitali che hanno deciso di stabilire qui la propria residenza, Ubud è raccolta in una manciata di strade che si percorrono bene a piedi e su cui si affacciano templi, gallerie d’arte, musei, centri per i massaggi e bancarelle di artigianato locale. Il Palazzo Reale, situato nel centro della città, è la residenza ufficiale della famiglia reale di Ubud e rappresenta l’espressione massima dell’architettura balinese degli inizi del XIX secolo. Il palazzo, dallo stile architettonico semplice e sobrio, è stato costruito su un territorio considerato sacro e spesso ospita spettacoli di danza e musica balinese. Proprio di fronte al Palazzo Reale c’è il mercato di Ubud, un luogo vivace dove la contrattazione è d’obbligo. Qui si fanno affari per l’acquisto di batik, sculture di legno intagliate a mano e gioielli balinesi.

Un luogo in cui avventurarsi per vivere un’esperienza unica è la Foresta delle Scimmie di Ubud, un santuario naturale dove centinaia di scimmie vagano liberamente tra gli alberi sacri. Qui, camminando su sentieri panoramici, si osservano templi nascosti tra la vegetazione e le liane ed è possibile assistere a rappresentazioni di danza balinese, inserita nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

La leggiadria delle ballerine dal trucco molto calcato è qualcosa di sublime. Vale la pena spingersi un po’ fuori città per lasciarsi alle spalle folle e motorini sfreccianti e immergersi nelle risaie di Tegallalang, affascinanti terrazze scolpite nella collina dalle mille sfumature di verde. Queste splendide risaie sono alimentate da un sistema antico di irrigazione preso in prestito dai templi induisti, per i quali l’acqua è considerata un dono della dea dei laghi. L’irrigazione si basa su un insieme di canali e dighe connesse tra loro e gestite dai vari templi, in un rapporto armonioso tra il mondo dello spirito, della natura e dell’essere umano.