
Real FQ punto e a capo: "Si riparte dall’inizio"
È prevalsa la paura. Capita spesso alle squadre in difficoltà perché, quando si perdono gran parte delle certezze, non è facile trovare una via d’uscita per rialzarsi. Eppure il derby lucchese contro il GhiviBorgo sembrava l’occasione ideale per invertire la tendenza: l’inerzia positiva data dal cambio di allenatore, qualche cambiamento tattico a garantire maggiore equilibrio, il doppio vantaggio a fine primo tempo. E invece, nella ripresa, il Real Forte Querceta si è sciolto nell’umida domenica garfagnina, subendo una clamorosa rimonta. "È un problema di natura mentale – ha commentato a fine gara il tecnico Buglio – dobbiamo ritrovare al più presto dei punti fermi. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, la squadra ha affrontato un avversario forte senza timori reverenziali. Poi, nella ripresa, alla prima difficoltà, sono emerse tutte le nostre fragilità". Buglio vuole (e deve) ripartire dagli aspetti positivi: il primo tempo, al netto di qualche occasione di troppo concessa agli avversari, ha lanciato segnali di vitalità: Buglio ha badato al sodo, lasciando carta bianca a Podestà e accentrando la posizione di Gabrielli, una vera e propria intuizione del tecnico viareggino d’adozione. Sembrava tutto perfetto, il rigore di Podestà e poi il pregevole raddoppio proprio di Gabrielli. Poi il black-out. "Sul primo gol subito – spiega Buglio – la punizione era a nostro favore poi abbiamo sbagliato il posizionamento della linea. Il secondo è un autogol mentre il terzo gol non si deve mai prendere perché è mancato tutto, attenzione, sacrificio, mentalità". Da dove si riparte? "Dalla prestazione del primo tempo – continua il tecnico del Real Forte Querceta – se riusciamo a mettere sempre quell’intensità, allora siamo sulla buona strada". Buglio avrebbe bisogno di lavorare sulle gambe e sulla testa dei giocatori ma il calendario non glielo permette. Domani si ritorna in campo (trasferta a San Donato Tavernelle) mentre domenica arriva al ‘Necchi Balloni’ la capolista Pianese: due sfide proibitive in cui servono a tutti i costi punti e non solo prestazioni.
Michele Nardini