Progetto stadio: Nuova occasione o chance persa?

Strambi: "Finalmente". Il Cgc pensa già all’atletica. Mentre per Dinelli: "E’ superato e anti-economico"

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di Sergio Iacopetti

Archiviato il Jova Beach, adesso è la questione stadio, con il progetto di ristrutturazione presentato dal Comune e pianificato dallo studio “Sportium“, a tenere banco nel dibattito cittadino. Favorevole è Alessandro Palagi, presidente del Cgc Viareggio: "Progetto interessante e ben fatto – dice – . Il ringraziamento all’amministrazione comunale penso sia dovuto. Avremo una nuova pista di atletica - va avanti - e questo è fondamentale perché l’atletica fa parte della nostra storia ed era una grande passione del compianto Bresciani. Sarà anche un impianto dimensionato per quelle che sono le esigenze calcistiche e se ci sarà bisogno di un aumento di capienza basterà installare una struttura provvisoria, cosa che in passato è già stata fatta".

Per Palagi il nuovo impianto andrà di pari passo con il rilancio delle attività del Cgc. "In primis - specifica - al consiglio proporrò di riattivare la sezione di atletica leggera, che avevamo di fatto perso, e sentirò la Fidal per poter anche rilanciare qualche manifestazione degna della storia della città". Ripensare al meeting, che portò lustro a Viareggio, è un sogno così come lo è quello di rivedere la Viareggio Cup finalmente a casa dall’edizione 2025. "La nostra volontà c’è – assicura ancora – il torneo fa gola a tanti e permette a Viareggio di essere conosciuta in tutta Italia e all’estero. Cercheremo di sfruttare i nostri agganci anche per quello". Cgc diretto interessato così come lo è il Viareggio Calcio del Marco Polo Sport Center. "La cosa positiva - sottolinea Andrea Strambi, del Marco Polo Sport Center - è che finalmente almeno la ristrutturazione sia arrivata e considero encomiabile la volontà dell’amministrazione di investire così tanti soldi in questa struttura. Una riqualificazione bella e retrò perché comunque si parla di un impianto di vecchia concezione". Anche Strambi brama l’avvio e il completamento dei lavori: "Il nostro progetto di crescita continua non può fare a meno dello stadio".

Nodo fondamentale sarà però, sia per il Cgc che per il Viareggio Calcio, quello relativo alla gestione dell’impianto e sia Strambi che Palagi invocano la collegialità. "Quello sarà il tema dei temi – dice Strambi – perché un impianto di vecchia concezione come questo, commercialmente è poco sostenibile perché non potrà autofinanziarsi. Comunque, se l’amministrazione comunale ci convocherà ad un tavolo saremo disponibili". Disponibile sarà anche il Cgc. "Collaborare nella gestione - assicura Palagi - sarà fondamentale. Bisognerà avere idee e proporre progetti realizzabili altrimenti toccherà al Comune, cosa che non mi dispiace nemmeno, occuparsene".

Non è soddisfatto Stefano Dinelli, l’ex presidente dell’Esperia dei miracoli, che nel 2008 su progetto dell’architetto Gino Zavanella presentò il progetto per un nuovo stadio. "La mia era ed è una visione diametralmente opposta – dice –. Questo non è un nuovo stadio, ma una semplice e temo antieconomica ristrutturazione. Evidentemente però la città voleva questo e il sindaco l’ha accontentata".

Dinelli punta il dito sulla futura gestione: "Ai tempi noi avevamo pensato ad un impianto che non costasse nulla alla collettività e che producesse reddito con gli eventi, ristoranti, palestre e sale di bellezza. Con la mera ristrutturazione non ci sarà nulla di tutto questo e sono curioso di vedere quanti concerti, quanti meeting di atletica si organizzeranno. Ripeto scelta che va nel senso contrario di ciò che si sta facendo un Italia e nel mondo".

Poi c’è chi quell’impianto storico l’ha vissuto e soprattutto calcato: come Vitaliano Bonuccelli, il Condor cannoniere storico del Viareggio, o come Carlo Bresciani, ultimo allenatore bianconero a sedersi in panchina prima della chiusura. "Finalmente. Fra il 1° settembre 1987, Viareggio-Carpi, e l’aprile del 2008, Viareggio-CuoioCappiano, lì ho messo a segno parecchi gol. Fra l’altro ho comprato casa proprio lì vicino e passarci davanti ogni giorno per me era un pugno nello stomaco. Però una cosa proprio non l’ho capita: perché due anni fa è stata demolita la gradinata in fretta e furia...”. Felice per la notizia anche Bresciani: "Lo stadio è qualcosa che lega città, Viareggio Calcio e torneo e personalmente ne conservo tantissimi ricordi. Non entro nelle diatribe politiche e dico solo che spero che la partita inaugurale veda un Viareggio tornato almeno nel campionato di Eccellenza".