Piera Aiello racconta la lotta alla mafia

Piera Aiello  racconta   la lotta alla mafia

Piera Aiello racconta la lotta alla mafia

Nel 31° anniversario delle Stragi di Capaci e via D’Amelio a Forte dei Marmi arriva Piera Aiello, prima donna testimone di giustizia, simbolo della lotta alle mafie. Vive ancora oggi sotto scorta per avere avuto il coraggio, a soli 18 anni, di denunciare l’appartenenza alla mafia della famiglia di suo marito, Nicola Atria, figlio del boss mafioso Vito. Da 30 anni conduce le sue battaglie per la legalità e incontra i ragazzi, condividendo la sua esperienza. Fu il giudice Paolo Borsellino ad accompagnarla nel percorso di testimone di giustizia, condiviso anche dalla giovane cognata, Rita Atria, che però non resse il trauma della morte del magistrato, togliendosi la vita. A Forte dei Marmi Piera Aiello presenzierà a "Io non dimentico" tre appuntamenti, organizzati dalla presidenza del consiglio comunale, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Forte dei Marmi, dedicati al 31° Anniversario delle Stragi di Capaci e via D’Amelio: il primo domani alle 18 a Villa Bertelli incontro aperto al pubblico condotto dal giornalista Enrico Salvadori, il secondo lunedì alle 9 nell’auditorium della scuola media Ugo Guidi con un incontro sulla legalità con gli studenti e a seguire alle 11 con una performance artistica "Un fiore per Rita" realizzata da tutti gli alunni delle medie e delle classi quinte delle primarie in onore di Rita Atria.

Infine alle 12 in Via Spinetti presso il Cippo dedicato a Falcone e Borsellino si terrà la commemorazione ufficiale con la piantumazione di una rosa in ricordo di Rita Atria. "La testimonianza diretta di Piera Aiello – afferma Michele Pellegrini, presidente del consiglio comunale – rappresenta una grandissima opportunità di riflessione. Ci tengo a ringraziare l’Istituto Comprensivo di Forte dei Marmi, la sua dirigente Teresa Oneddu e la professoressa Francesca Tommasi"