
Primo giorno di lavoro per i circa 700 nuovi stalli blu comparsi tra il centro di Camaiore e la fascia costiera di Lido. Una rondine non fa primavera e una giornata non basta a capire se e come cambieranno i flussi nelle zone interessate, ma la notizia dell’ingente aumento di parcheggi a pagamento ha già scatenato reazioni di protesta sia negli ambienti politici, sia tra i cittadini. Esercenti e commercianti, per adesso, restano sul chi vive, in attesa di capire come si evolverà la situazione. Per adesso, quel che è emerso dalla prima giornata con i nuovi stalli blu – un sabato di sole, tra l’altro – è che le zone a pagamento sono andate deserte.
A Lido, sono diventati a pagamento viale Bernardini e un tratto di viale Kennedy. Proprio sull’arteria mare-monti, oltre la zona interessata, si trova il bar Liu 2: "Da noi i parcheggi sono rimasti bianchi e abbiamo vissuto un sabato normale – raccontano – ma il tratto di parcheggio che è passato a pagamento è rimasto tutto vuoto". Stesso discorso per il centro di Camaiore: alla pasticceria Del Dotto, ad esempio, "a occhio e croce la clientela è al livello di sabato scorso". Tutti felici, quindi? Certo che no. Piuttosto, vige una strategia ‘attendista’. Anche perché, entrando nella stagione turistica, i pochi parcheggi bianchi rimasti non saranno sufficienti a soddisfare tutti.
C’è anche chi la prende con filosofia. Da Pasubio, ad esempio, l’accento non si pone tanto sui costi e sull’appetibilità del centro di Camaiore, quanto sulla sicurezza. "Per capire se questo provvedimento cambierà qualcosa bisognerà aspettare un po’ di tempo. Però, alla fine, ovunque si vada si trovano parcheggi a pagamento. Il commercio è così: a Viareggio gli stalli sono tutti blu, anche se il territorio è diviso in varie zone. A Pietrasanta si paga, a Lucca si paga… Come ci si sposta, si paga sempre, tant’è che più o meno tutti abbiamo degli spiccioli che lasciamo in macchina per le evenienze. È chiaro che un po’ scoccia dover pagare per lasciare l’auto, ma è così ovunque e Camaiore era un po’ l’eccezione. Poi si può discutere della portata dell’intervento: personalmente, avrei lasciato un buon 20 per cento di stalli bianchi, ma il cambiamento non si può giudicare né ora, né durante la settimana che viene, visto che siamo a ridosso della Pasqua e quindi in un momento particolare dell’anno. Dal punto di vista delle attività, penso che chi viene da fuori sia abituato a pagare come facciamo noi quando ci spostiamo in un’altra città. Allo stesso tempo, però, penso che aumentare gli stalli a pagamento crei problemi per chi vive il centro storico. Chi non vuole pagare un abbonamento, si vedrà costretto a parcheggiare lontano, e non è carino lasciare la macchina alla Badia se uno abita dall’altra parte del centro".
RedViar