
"La recente pronuncia del Consiglio di Stato rappresenta un pericolo per l’economia italiana e come tale va affrontato. I risvolti che potrebbero scaturire dall’accoglimento di una certa linea sarebbero disastrosi e irreparabili non solo per tantissime piccole e medie imprese italiane, ma anche per l’economia stessa di territori, Enti locali e lo stesso Stato. E’ il momento delle soluzioni, di fare come altri Paesi che hanno legiferato e chiuso le porte alla svendita di interi comparti economici". Lo dichiarano i consiglieri comunali della Lega di Viareggio, Alberto Pardini, Alessandro Santini, Walter Ferrari e Maria Pacchini.
"Negli ultimi giorni, soprattutto dagli appartenenti a una certa area partitica famosa per esser passata dallo spacciarsi come “apriscatole” all’essere il contenuto, stantio, delle stesse, non sono mancati commenti di giubilo per la vicenda - proseguono i consiglieri della Lega - bisognerebbe ricordare a tutti che il comparto balneare come è in Italia, genera milioni di euro e migliaia di posti di lavoro: milioni che ricadono sui territori e lavoro che sostiene le famiglie del luogo. Il via libera alle aste, oltre al rischio di far diventare i nostri litorali appetibili per investimenti di dubbia moralità e legalità, comporterebbe un depauperamento di ricchezza insostenibile, e molte famiglie lasciate sul lastrico col rischio di non avere nemmeno indennizzi per gli investimenti di una vita. Non solo, questa operazione ci sembra essere il “cavallo di Troia” per la svendita di tantissimi altri comparti, a partire dalle concessioni interne ai porti fino ai chioschi". La Lega ha presentato una mozione urgente per il prossimo consiglio comunale affinché l’Amministrazione di Viareggio si attivi in tutti i dovuti luoghi istituzionali per una soluzione vera e definitiva alla vicenda.