TOMASO STRAMBI
Cronaca

Il fratino è scomparso, "una volpe o un cane lo ha sbranato in spiaggia"

La delusione dei volontari di Centro Ornitologico, Legambiente, Lipu e Wwf: "Alla Lecciona serve una delimitazione delle aree dunali per tutelare l’habitat"

L’esemplare di fratino che aveva nidificato nelle settimane scorse sulle dune della Lecciona

Viareggio, 20 maggio 2024 – Solo poche settimane fa l’annuncio e la festa per una nuova nidificazione del fratino (della famiglia Charadriidae). Una coppia aveva, infatti, deposto le uova sulla spiaggia della Lecciona. Un avvistamento più che positivo visto che la presenza di questo “trampoliere“ è sempre un ottimo segnale dello stato di salute di un ambiente marino e di una spiaggia correttamente tutelata e conservata. Ed è anche per questo che nelle settimane scorse il suo ritrovamento è stato accolto con entusiasmo da cittadini e rappresentanti delle istituzioni come la riprova che quei pochi chilometri di Riserva Naturale rivestono per la vita selvatica.

Una nidificazione solitaria. Ma nonostante l’area sia stata prontamente delimitata e sorvegliata con tempestività dai volontari di COT (Centro Onritologico toscano), Legambiente, Lipu, WWF, con una straordinaria partecipazione di tanti comuni cittadini, per garantire ai fratini di poter covare senza rischiare di essere calpestati, "è capitato – rivela Roberto Cecchini a nome delle associazioni appena citate – ciò che in natura può accadere: il nido è stato predato durante la notte da una volpe o più probabilmente da un cane, a giudicare dalle impronte". Da qui, dopo aver ringraziato il presidente e il direttore del Parco di San Rossore ("per aver aver mandato in questi giorni quotidianamente le guardie") e il sindaco di Viareggio "per aver elogiato pubblicamente i volontari", COT, Legambiente, Lipu, WWF chiedono "loro di mettere in atto tutte le misure possibili per contrastare l’inarrestabile degrado a cui sembra destinata la Lecciona".

"A nostro avviso sarebbe utile – sottolinea Roberto Cecchini –, una leggera delimitazione degli ambienti dunali, come nel vicino comune di Vecchiano, per indurre i frequentatori a rispettare la regolamentazione del Parco che consente l’uso dei primi 20 metri dalla battigia". Mentre conclude per "la sgambatura dei cani è necessario creare un’area apposita".