
Nicola Palestini
Viareggio, 22 aprile 2015 - Il decano dei pescatori viareggini, Niccola Palestini, se ne è andato ieri mattina in punta di piedi: ricoverato da qualche tempo all’ospedale Versilia, questo storico e conosciutissimo personaggio della Viareggio trabaccolara è morto a 87 anni non ancora compiuti in totale serenità, nel rapido affievolirsi delle funzioni vitali. Nicola, padre del presidente del consiglio provinciale Andrea, che è stato anche il più giovane sindaco di Viareggio, era nato nel 1928. Apparteneva alla prima generazione nata a Viareggio dei discendenti dei mitici pescatori sambenedettesi, detti trabaccolari, emigrati a cavallo tra ’800 e ’900 e che hanno espresso la migliore tradizione della pesca sulle nostre toscane.
I viareggini, marittimi, solcavano i mari ma non pescavano. Quell’attività fu introdotta dai trabaccolari come Niccola Palestini, il quale peraltro era Medaglia d’oro di lunga navigazione. Per più di quarant’anni era stato motorista e capobarca sulla motopesca «La Rinascente». L’avevano battezzata così perché era stata costruita negli anni ’30 dopo un naufragio causato da un rimorchiatore. Su questa barca da pesca si preparavano gli spaghetti alla trabaccolara, tipico pasto dei pescatori durante le battute di cattura, molti decenni prima che fossero consacrati nei menu della grande ristorazione versiliese. Palestini, che ancora in vecchiaia ha continuato fin quasi all’ultimo a rappresentare un faro per i pescatori della Darsena, che a lui si rivolgevano tutte le volte che sorgeva un problema, appartiene a quella classe di navigatori che affrotnavano il mare confidando solo nella bussola: prima che arrivassero i Gps e i moderni congegni di sicurezza. Nei decenni di attività aveva solcato le onde per tutto il Mar Ligure e l’alto Tirreno: al largo dell’arcipelago toscano, del golfo della Spezia, davanti a Savona di fronte alle coste della Corsica.
Negli anni in cui i pescatori partivano senza dispositivi di ricetrasmissione Inaco Biancalana, con la sua scultura posta sul molo di Viareggio, ha efficacemente rappresentato le donne in attesa del rientro delle barche da pesca durante le tempeste: un’esperienza vissuta tante volte dalla moglie Giuseppina. Niccola era andato in pensione verso la fine degli anni Ottanta, conducendo la vita serena dei vecchi lupi di mare che passeggiano per le darsene storiche, raccontandosi le avventure vissute sul mare. «La sua vita – ricorda il figlio Andrea – è sempre rimasta saldamente ancorata ai valori semplici ed essenziali del mare e della famiglia dai quali, per scelta, non si è distaccato neppure dopo aver raggiunto una certa tranquillità economica dopo anni di dure fatiche sul mare».
Le esequie si terranno oggi alle 15,30 in Darsena, nella Chiesa dei Sette Santi Fondatori. Poi la salma sarà sepolta nel cimitero della Misericordia. Niccola lascia la moglie Giuseppina Siniscalchi ed i figli Andrea e Maria. Ieri la famiglia ha espresso un sentito ringraziamento per i medici e paramedici dell’ospedale Versilia per l’assistenza sanitaria e umana generosamente prestata; e in particolare Lorenzo Bertoli e il dottor Luca Lunardini per la loro particolare vicinanza.
Beppe Nelli