"Stiamo preparando un esposto nei confronti delle amministrazioni e della società dei trasporti". E non è il primo. "Abbiamo dato mandato all’avvocato Nicola Gori perché pretendiamo di essere tutelati". A parlare è il segretario provinciale del Cub Trasporti Giovanni Regali, a seguito dell’ennesima aggressione subita da un autista in servizio – sulla linea Viareggio-Lucca – da un passeggero che, dopo essere salito sul bus sbagliato, pretendeva di essere sceso in mezzo all’autostrada. Prima ha minacciato il conducente, poi gli ha lanciato contro una bottiglia di vetro. "E questo – prosegue Regali – è solo l’ultimo caso di una lunga serie. Una situazione allarmante che continua ad essere sottovalutata".
Parte già dalla fermata di piazza d’Azeglio il turno di passione degli operatori del trasporto pubblico, "ormai – prosegue Regali – quella piazza è ostaggio di bulli e malintenzionati. Non ci sono regole, nemmeno quello basilari. Un esempio? I bisogni fisiologici, che vengono scaricati tra le aiuole, in mezzo alla gente. E poi minacce, liti, eccessi... fino a veri e propri atti di microcriminalità". E a bordo dei pullman le discussioni sono all’ordine del giorno; "Per chi pretende di salire senza biglietto, chi senza mascherina, chi senza maglietta. C’è poi – aggiunge Ragali – chi sale in evidente stato di alterazione. Basta richiamare al rispetto delle norme per essere come minimo insultati, alle peggio aggrediti". Alla politica, in piena campagna elettorale, Regali chiede più di una testimonianza di solidarietà. Chiede "fatti concreti. Sono mesi – va avanti – che chiediamo l’installazione di telecamere a bordo. Che chiediamo mezzi con la cabina del conducente chiusa. Sono mesi – conclude il sindacalista – che aspettiamo che dal tavolo in Prefettura escano dei provvedimenti a tutela degli autisti, soli in questa guerra quotidiana. Abbiamo fatto presente all’azienza, oggi Autolinee Toscane, che ci sono 160 dipendenti inidonei per la guida e a casa senza stipendio, che potrebbe essere inseriti nell’attività di controllo dei biglietti. Ma nessuno ci considera. Poi succede e il danno. E dalla politica arrivano i soliti messaggi di solidarietà".