Mascherine a scuola, il no delle mamme

"Troppi rischi e disagi dall’uso continuativo" denunciano. Ma alle superiori, c’è chi apprezza e fa un tutorial per promuoverle

Con le mascherine a scuola

Con le mascherine a scuola

Viareggio, 27 novembre 2020 - Chi garantisce che i nostri figli non avranno problemi respiratori o di altra natura?". A lanciare la polemica sono alcune mamme di alunni della scuola primaria e della prima media che dall’emanazione dell’ultimo dpcm, sono obbligati ad indossare il dispositivo in classe, anche seduti e durante le ore di lezione. "Si sono verificati – raccontano – già diversi casi di malori, causati proprio dalla mancanza di ossigeno dovuta alla mascherina. A qualche bambino è bastato avvicinarsi alle finestre spalancate, altri invece sono usciti in corridoio, altri ancora hanno chiamato i genitori e chiesto di tornare a casa. Essere costretti a tenerla - sottolineano - per così tante ore provocherebbe uno stato di malessere a chiunque. Eppure tutte le scuole si erano attrezzate secondo i dettami del Miur. Oltre al problema della mancanza di aria, quelle nuove in dotazione ai plessi sono scomode e vanno a comprimere il naso dei nostri figli. In altri casi si sono verificati problemi di micosi sulle labbra. Insomma – concludono – non vogliamo fare polemica contro insegnanti e presidi, perché siamo consapevoli che stanno facendo applicare un decreto, ma chiediamo loro maggiore elasticità". E poi ci sarebbero anche i problemi psicologici. "Le scuole sono aperte – interviene un’altra mamma delle elementari - i più piccoli frequentano le lezioni in classe. I bimbi indossano la mascherina anche sullo scuolabus, nel cortile, nei corridoi, per le scale, nel bagno e nelle aule, ovunque. La ricreazione non è esclusa. Non ci sono eccezioni, tranne l’essere affetti da qualche certificata patologia. Stanno seduti, con il dispositivo, ad apprendere le nozioni base del sapere come un tesoro prezioso, incantati all’ascolto delle maestre che, con premura e cura, tra una disinfezione ed un termoscanner, hanno anche attenzione al mantenimento delle regole di contenimento del contagio. I bambini resistono: hanno una gran capacità di adattamento. E comunque sia, viene detto loro cosa fare e loro lo fanno. Tutti ne abbiamo responsabilità. A loro stiamo togliendo i sorrisi che sono coperti, il contatto con la distanza, la spontaneità con il controllo, la leggerezza con la paura. Abbiamo chiaro – conclude - su quale dimensione stiamo vivendo? No". Alla scuola dell’infanzia, al contrario, i bambini possono frequentare le lezioni senza mascherina. A causa dei diversi casi positivi riscontrati anche tra i più piccini, alcuni genitori hanno deciso di tenere i figli a casa, anche perché l’asilo non rientra negli anni della scuola dell’obbligo. "Però – raccontano i genitori – è arrivata una circolare in cui il dirigente dice che i bambini che faranno più di 30 giorni di assenza potrebbero essere espulsi. In una situazione del genere, è giusto?". Intanto, nella scuola secondaria gli studenti frequentano solo i laboratori e per loro è stato pensato un orario ad hoc per evitare assembramenti. Per loro indossare la mascherina non sembra essere un problema, anzi, gli alunni del liceo artistico ’Piaggia’ insieme ai docenti Valentina Ramacciotti e Florian D’Angelo hanno creato un bellissimo video per ricordare a tutti l’importanza delle regole da seguire in questo periodo, sia all’interno dell’edificio scolastico che all’esterno. Il video è stato pubblicato sui siti di Comune e Provincia.