Pochi metri di strada ancora privata, a causa di una permuta mai portata a termine, sono il pomo della discordia e di una polemica a distanza tra la “Pietrasanta Sviluppo“ e l’istituto Pio Campana, proprietario di un lotto e dell’ultimo tratto d’accesso che da via Pontenuovo conduce all’ex Pio Campana, quasi interamente gestito dalla “Sviluppo“. Il presidente dell’istituto, Daniele Spina, smentisce infatti la multiservizi ricordando che l’accesso non è interamente pubblico. "La ’Sviluppo’ – scrive Spina – ha chiuso l’accesso da via
Pontenuovo pensando di accedere dall’Aurelia. L’Anas ha però interdetto l’accesso dall’Aurelia per motivi di sicurezza e tutta l’area in questione, sia quella passata in proprietà al Comune, che
l’ha ceduta alla ’Sviluppo’, sia quella ancora di proprietà del Pio Campana, è rimasta
accessibile solo attraversando una strada di esclusiva proprietà del Pio Campana. La ’Sviluppo’ aveva offerto una permuta tra la via d’accesso in questione e una piccola striscia di terreno di pari valore. Nonostante la disponibilità del Pio Campana, la permuta non è andata a buon fine perché l’amministratore unico della ’Sviluppo’ Pietro Bertagna pretende che le spese di tale permuta siano a totale carico del Pio Campana, che non ha alcun interesse alla permuta".
Da parte sua Bertagna riconosce che Spina ha ragione sul fatto che l’ultimo tratto sia ancora di proprietà del Pio Campana. Precisando però come sono andate le cose: "Forse Spina non è stato informato che l’anno scorso, quando lui non era ancora in carica, eravamo d’accordo di fare una permuta di pari valore in quel tratto. Avevamo già fissato la data dal notaio, ma il Pio Campana non ha voluto pagare le imposte di registro derivanti dalla pemuta, nel nostro caso l’iva perché fatturiamo come spa. Quindi è vero, il tratto è ancora dell’istituto ma avremmo fatto la permuta pagando il nostro".
d.m.