Licordari: "Prolungare la delega legislativa per riformare il settore"

"Ci sono tutti gli estremi per dimostrare che le pretese Ue non riguardano le spiagge"

Dopo il contronto romano, Fabrizio Licordari (nella foto) di Assobalneari Confindustria ha scelto quale linea appoggiare tra "due percorsi diversi su cui hanno chiesto di esprimerci. Il primo percorso è quello che parte dagli attuali emendamenti presentati e segnalati dalle forze di maggioranza che prevedono di fissare al 2024 i termini delle concessioni. Termini che sono già nel perimetro previsti dalla sentenza della adunanza plenaria del Consiglio di Stato e della Legge 118 del Governo Draghi sulla concorrenza. Il secondo percorso proposto è quello invece di sostenere la proroga alla Delega al Governo di qualche mese, prevista dalla legge sulla concorrenza, in scadenza a Febbraio. Noi siamo convinti che ci siano tutti gli estremi per dimostrare che le procedure di selezione previste dalla direttiva Bolkestein non riguardano le concessioni demaniali marittime ai fini turistico ricreativi, abbiamo espresso con chiarezza al Governo la necessità di sostenere gli emendamenti segnalati, perché ci permettono di tutelare amministrazioni comunali e concessionari dal termine del 2023. Inoltre finalizzando la mappatura, prevista dalla legge sulla concorrenza, alla determinazione se la risorsa oggetto delle concessioni sia scarsa o ancora disponibile, metterebbe in mano al Governo un argomento importante, per un necessario confronto con la Commissione europea. Infatti qualora il risultato dimostrasse, e ne siamo certi, che la risorsa è ancora disponibile, il Governo Meloni riuscirebbe a tutelare le coste italiane dall’ assalto di capitali stranieri mantenendosi nell’ ambito della corretta applicazione della Direttiva Sevizi".