Libri di testo, un salasso da 300 euro l’anno

Vediamo quanto pesa l’istruzione per le tasche degli studenti versiliesi. Disparità di spesa nel confronto fra le scuole e le singole classi

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di Daniele Mannocchi

E’ iniziato l’anno scolastico e, come sempre, le famiglie dei ragazzi che frequentano le superiori hanno dovuto iscrivere a bilancio una spesa da diverse centinaia di euro per i libri di testo. In particolare, nelle classi prime e terze l’avvio di un nuovo ciclo scolastico - bienno e triennio - comporta un onere importante in termini di spesa.

Al liceo classico Carducci, che conta sei prime tra classico e linguistico, il costo dei libri per i nuovi iscritti oscilla tra i 279,35 e i 313 euro. Per i loro compagni più grandi va un po’ meglio: la forbice va da 154,40 a 173,70 ad alunno. In terza si torna a salire: i più fortunati se la cavano con 287,50 euro, mentre una classe tocca la cifra record di 397,10. In quarta, lieve calo: da 215,40 a 250,20. Mentre per l’ultimo anno si va da 240,20 a 284,10. In generale, il classico è lievemente più caro del linguistico.

Allo scientifico Barsanti e Matteucci, l’ingresso in prima (classi A-D) costa, in termini di libri, 419,50 euro. Va un po’ meglio nelle sezioni F-H, dove ogni alunno sborsa 384,70 euro. Si ’recupera’ in seconda, con la spesa per i nuovi manuali che scende a 211,30 euro (ad eccezione della C: 217,80). Passando in terza poi, si parta da una spesa base comune a tutte le classi di 270 euro, a cui si sommano i testi delle materie d’indirizzo. Altro calo sensibile in quarta (252,05 euro per tutti, più le materie d’indirizzo), mentre in quinta si torna a proiettarsi sui 300 euro, con una spesa ’comune’ di 278,25 cui si sommano i testi particolari di ogni classe.

Si ruota attorno alle 300 euro a botta anche al Piaggia. All’indirizzo tecnico-economico, nel biennio comunale si pagano 283 euro in prima e, nelle seconde, si varia da 184,10 a 211,20. In terza si prendono vari indirizzi: al marketing e finanza, si spendono 324,45 euro in 3A e 295,55 in 3b. In quarta si scende a 290,90 e in quinta a 250. A sistemi informatici, 278,65 euro in terza, 257,30 in quarta e 249,70 in quinta. Mentre all’indirizzo turistico si vola a 382,55 euro in terza, 310,25 in quarta e 300,30 in quinta. All’indirizzo sportivo, il biennio si vive a costi contenuti: le prime spendono 220,25 euro, le seconde 129,85. In terza l’impennata, con una spesa che varia da 301,85 a 317,50 euro. Poi si torna a scendere: in quarta 269,85 e in quinta 243,80. All’artistico, infine, si resta sempre sotto quota 300: 185,95 euro in prima; 119,65 in seconda; 246 in terza; 231 in quarta e 225,70 in quinta.

Al Marconi, a Viareggio, ci sono i corsi alberghieri e socio-sanitari. All’alberghiero, per entrare in una delle tre prime bisogna sobbarcarsi un costo dei libri che varia da 372 a 414 euro. Per le seconde, invece, la spesa si attesta sui 105 euro. In terza si imboccano con decisione indirizzi diversi che modulano la spesa per i manuali in modo differente: la forbice va da 233,20 a 323 euro. Con l’approdo in quarta, si torna a respirare: 102,50 euro l’importo inferiore, 155 netti il più alto. E per chiudere il ciclo di studi, invece, si va da una dotazione da 123,85 euro a un massimo di 141,75. Al socio-sanitario, invece, si sforano i 300 euro sono in prima: 317,35 euro. Poi si cala a 101,95 in seconda; si risale con decisione fino a 274,35 in terza; e ci si attesta a 141,95 in quarta e a 148,80 per l’ultimo anno.