Ricorda qualcosa il marchio Ipermercato? Ai millennial, forse no, ma a tante persone crediamo proprio di sì perché per quasi mezzo secolo ha accompagnato i piccoli sogni quotidiani di viareggini e versiliesi che volevano acquistare elettrodomestici, tv & C. alla moda (e a prezzi sempre ragionevoli) nei capannoni sbocciati al quartiere Marco Polo. Dietro quel marchio c’era il felice intuito imprenditoriale di un uomo – scomparso nel febbraio di venti anni fa – che si era fatto da solo. Lavorando sodo. Dalla mattina al tramonto, senza guardare mai l’orologio: Leone Agostini. Un uomo che ancora oggi viene ricordato – e approfittiamo di queste righe per presentarlo a chi non lo ha conosciuto – non solo perché sapeva anticipare le mode trainanti del mercato e le scelte del pubblico. Un uomo che andava incontro ai clienti con il sorriso e con la voglia di assecondare le richieste, un filosofia che i suoi dipendenti dovevano condividere e mettere in pratica tutti i giorni, L’Ipermercato al Marco Polo con uno sterminato campionario di oggetti era diventato un punto d’incontro, un passaggio obbligato per chi voleva mettere su casa o allargare la propria attività nel comparto turistico. Sempre al pezzo, Leone Agostini, guardando anche al di là dei successi commerciali che avevano ‘baciato’ il suo essere imprenditore di successo, tanto da diversificare con il tempo i suoi interessi sul territorio. Leone Agostini era un uomo che viveva con entusiasmo e passione Viareggio e la Versilia. E quando si rendeva conto che qualche associazione di volontariato aveva bisogno di una mano, non si tirava indietro. "Un uomo generoso" lo etichettò così, il giorno della scomparsa, l’allora presidente della Misericordia di Viareggio, Roberto Monciatti. E dietro quel “generoso” c’era tutto. Generoso e altruista, ma soprattutto riconoscente verso quel territorio e quella gente comune che frequentava ogni giorno il suo gioiello, quell’Ipermercato che era all’avanguardia sui tempi. Riconoscente non solo con le parole ma anche nei fatti perché - diceva - "chi ha avuto è giusto che dia". In questa ottica va ricordato ad esempio che la nascita della prima squadra calcistica femminile cittadina fu proprio – convinto da Carlo ‘Cacco’ Mazzoni – sponsorizzata dal marchio “Leone Agostini”, prima di diventare Ipermercato.
CronacaLeone Agostini e l’Ipermercato