Le baldorie accendono la nostalgia E riscaldano il cuore dei viareggini

L’antica tradizione si è rinnovata grazie al "Cantiere Sociale" al. Varignano e a "Guerrazzi Folk". con la pira alla Stazione Vecchia

Migration

Resiste, e anche se tiepido riesce ancora scaldare il cuore dei viareggini. Quel fuoco che abbraccia fede e folclore, quello della baldoria, ha illuminato il cielo in una sera speciale, capace di far tornare la città alla dimensione del paese. Nel senso più nobile e accogliente del termine. Grazie all’iniziativa popolare del Cantiere Sociale, al Varignano, e del gruppo Guerrazzi Folk, alla Stazione Vecchia, l’antica tradizione – nata come omaggio alla Madonna, per aver protetto la città dell’epidemia di colera che la colpì nel 1854 – si è rinnovata anche quest’anno. In uno spirito profondamente comunitario, con il sottofondo della canzoni che sanno raccontare Viareggio, i suoi personaggi, le sue nostalgie, e nella magia del volo del “minonne“ buttate all’aria dalle pile di pinugliori accatastati. Con intere famiglie radunate intorno al fuoco, in un girotondo che accompagna la storia di Viareggio.

Quell’antico spirito della baldorie è testimoniato perfettamente nell’opera realizzata da Libero Maggini, su progetto di Gianni Marlini, esposta al centro di piazza Viani in Darsena. Quei “bamboretti“ dinoccolati, lanciati con una carretto colmo di sogni e aghi di pino in un’avventura senza età. Padroni di un tempo che, proprio quando sembra essere fuggito, ritorna.

Martina Del Chicca