L’Alberghiero prepara professionisti, ma a volte la pratica non giova

Ci sono stati casi di cuochi messi a fare i lavapiatti. Parla il preside: "Di norma. però le cose vanno bene"

Stage, alternanza scuola-lavoro, inserimento lavorativo e sistema duale alla tedesca. Sono le possibilità per gli studenti dell’Alberghiero Marconi per avvicinarsi al mondo del lavoro nel turismo. Ma a volte arrivano vere e proprie fregature. E’ capitato che apprendisti cuochi mandati nei ristoranti siano stati messi a fare i lavapiatti a tempo pieno, senza fare nessuna pratica di cucina. Nell’alternanza scuola lavoro ogni studente va a fare quello per cui studia: pasticcieri, receptionist, personale di sala e cucina. L’impiego e le mansioni affidate crescono nel tempo, non a caso il monte ora varia in base alla classe: 160 ore in seconda e quarta, 250 in terza. Alla fine dello stage in terza viene fatto un esame, superato il quale si ha il titolo di qualifica regionale. "Lo stage – dice il preside Lorenzo Isoppo – è importante anche per capire se il percorso intrapreso è quello giusto. La specializzazione inizia al terzo anno". A seguire gli studenti, più di 400 in totale, nel percorso ci sono 20 tutor. Tante le ditte che si propongono. "Il nostro lavoro è selezionare le situazioni migliori — evidenzia Isoppo — se ci sono dei problemi, per esempio legati alle mansioni, se da verifiche incrociate emerge che ci sono stati dei problemi, la ditta viene depennata".

Diverso l’inserimento che avviene soprattutto durante l’estate, e può concretizzarsi dopo il periodo di stage. "E’ nostro interesse che gli stage finiscano prima della stagione proprio per non fornire manodopera non pagata. In questo caso i rapporti però sono gestiti direttamente tra le parti, il ruolo della scuola si ferma prima". Di altra tipologia il sistema duale: studenti che lavorano e studiano allo stesso tempo, per un totale di 8 ore al giorno: "Nell’indirizzo alberghiero abbiamo due ragazzi impegnati in questo percorso". Gli studenti sono inseriti con un contratto apprendistato per il diploma, e il contratto può continuare o risolversi dopo il diploma. Il report Eduscopio della Fondazione Giovanni Agnelli fornisce qualche dato sul post maturità al Marconi. L’indice di occupazione, ovvero coloro che hanno lavorato almeno sei mesi entro i primi due anni dal conseguimento del diploma, si attesta al 65,96% nel 2021. Mentre la percentuale di diplomati che due anni dal diploma lavorano e hanno una qualifica personale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito è al 59,78.

Alice Gugliantini