REDAZIONE VIAREGGIO

"La pace con le bombe non si fa" La risposta alla banda della Nato

In piazza Mazzini i militari della Marina di stanza a Napoli suonano ‘O sole mio’

"La pace con le bombe non si fa" La risposta alla banda della Nato

Lo scolapasta al posto dell’elmetto; nessuna lancia al petto, solo tamburi, trombe e coperchi di pentole buoni per fare un po’ di percussioni. Quando la Banda della Pace ha raggiunto piazzale Margherita, la sensazione è stata quella di trovarsi di fronte a tanti Don Chisciotte moderni, lanciati contro i mulini a vento di una politica che fa della guerra una soluzione quasi inevitabile. "Siamo qui non solo per protestare contro la presenza al Carnevale della Banda musicale della Nato, ma per immaginare una società diversa". Contraria al riarmo, favorevole a investimenti pubblici per rilanciare settori in crisi come l’istruzione e la sanità. "Avevamo chiesto di sfilare dentro il corso ma non ci è stato consentito" hanno spiegato gli organizzatori dell’iniziativa, che ha coinvolto molte associazioni pacifiste e anti militariste del territorio.

"La pace è un valore universale e il Carnevale di Viareggio, fin da quando è nato, si è speso a favore di un mondo senza guerre. È questo il messaggio che dobbiamo trasmettere". Disordinato e colorato, chiassoso e irriverente come nella buona tradizione carnevalesca, l’improvvisato complesso si è avvalso di un gruppo musicale arrivato da Milano, la Banda degli ottoni.

Di tutt’altra forma e sostanza, com’era del resto prevedibile, l’esibizione in contemporanea della Banda della Marina Militare americana in Europa. Parata formale, rigida, un po’ fuori dagli schemi di un Carnevale come il nostro, in cui tutto si rovescia ed esce dai ranghi. La Banda militare ha sfilato come da prassi in uniforme lungo piazza Mazzini, inaugurando il programma del quarto corso mascherato, per poi concludere la sua performance sul palco principale del Carnevale. L’ultima canzone eseguita dai militari-musicisti è stata ‘O sole mio’ (la Banda è di stanza a Napoli Capodichino). Ad un centinaio di metri di distanza, fuori dal circuito ufficiale, la Banda della Pace ha risposto con la versione pacifista di ‘Sulla coppa di champagne’, scritta proprio per l’occasione: ‘Carnevale è come un sogno di lussuria e di splendore. Niente a che fare con le bombe, con la guerra e con l’orror’.

Michele Nardini