La magica scuola di "presepismo". Viaggio nell’unica realtà in Toscana

Il gruppo è guidato dal maestro Alberto Gassani: oltre 100 creazioni fino a domenica alla Croce Bianca

La magica scuola di  "presepismo". Viaggio nell’unica realtà in Toscana

La magica scuola di "presepismo". Viaggio nell’unica realtà in Toscana

Di grandi dimensioni oppure minuscoli e con una riproduzione degli edifici storici di Seravezza (e non solo) davvero artistica. Fino a domenica alla Croce Bianca (dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19) è possibile visitare gli oltre 100 presepi esposti realizzati dal gruppo presepisti della Croce Bianca, nato nel 2012, e che nel 2013 ha fondato la prima e unica scuola di presepismo in Toscana (in Italia ne esiste un’altra solo nelle Marche) guidata dal maestro Alberto Gassani. I corsi partono a fine agosto e si concludono per Natale e sono divisi in tre livelli da 20 lezioni ciascuno: il primo anno i partecipanti imparano a lavorare il materiale (in genere polistirene e polistirolo), a colorare e creare un piccolo presepe di tipo aperto; nel 2° anno si insegnano a realizzare dei diorami, cioè presepi che si avvalgono della prospettiva e il 3° anno le lezioni sono rivolte alla costruzione della vegetazione all’interno della Natività, a seconda se di tipo popolare o palestinese (con preferenza, in questo caso, per olivo e agave). "Gli iscritti aumentano – spiega Gassani che nel 2023 è stato selezionato per esporre un suo presepe in Vaticano – e in 10 anni ho insegnato a 300 persone dai 17 ai 70 anni. Nelle creazioni in mostra alla Croce Bianca interessante è la ricostruzione architettonica dei luoghi: c’è la chiesa di Basati, la chiesa di San Leonardo a Cardoso, sono riprodotte anche le case di Stazzema da dove si vede il Monte Forato, la villa romana a Massaciuccoli e perfino una chiesa a Catania per la quale i presepisti hanno fatto sopralluoghi e misurazioni in loco. Principalmente è un omaggio ai nostri posti e tradizioni – aggiunge – con abitazioni dai tetti di ardesia, oppure ambientazioni domestiche dove la Natività è abbinata alla nonna che spiana la pasta e la mamma che spenna il pollo in cucina".

Francesca Navari