
Il sindaco Del Ghingaro ribadisce l’impegno anche in futuro dell’amministrazione. Il presidente Miracolo: "Questo territorio come inesauribile fonte d’ispirazione".
Una maratona in musica e non solo nei luoghi che hanno ispirato il genio immortale di Giacomo Puccini. Dalla deposizione di fiori alla celebrazione della "Messa in gloria" l’amministrazione comunale insieme alla Fondazione Festival Pucciniano e alla Fondazione Simonetta Puccini, ha reso omaggio ieri al grande compositore nel giorno del Centenario della sua scomparsa. E per farlo è stato scelto il rinnovato Belvedere che tanto aveva ispirato il Maestro nel comporre la sua struggente musica.
Celebrazioni dovute, ma anche uno sguardo al futuro per continuare a valorizzare un patrimonio artistico e culturale unico al mondo. "È nostro compito, come comunità, mantenere viva la sua eredità. E se le opere di Puccini sono per loro stessa natura, immortali – ha rimarcato il sindaco Giorgio Del Ghingaro – i luoghi di Puccini hanno invece bisogno di essere promossi e valorizzati. Lo abbiamo fatto con il rifacimento del Belvedere. E continueremo a farlo con i lavori a villa Caproni e nel teatro all’aperto che era il sogno di Puccini. E’ stato un anno davvero significativo, che in qualche modo oggi si perfeziona: dai concerti, alle mostre, ai convegni, ai restauri, agli eventi nazionali e internazionali, penso al Carnevale o al Giro d’Italia, tutto nella nostra Città ha concorso a celebrare Puccini. In molti modi gli abbiamo reso omaggio e oggi, cento anni dopo la sua scomparsa, onoriamo non solo la sua memoria ma anche il dono immortale che ci ha lasciato: la sua musica".
A rendere solenne la cerimonia sul Belvedere la fanfara del comando interregionale marittimo nord della corale Giacomo Puccini. "Puccini non è stato solo un grande compositore; è stato un narratore dell’animo umano – ha detto Fabrizio Miracolo, presidente del Festival Pucciniano – un creatore di emozioni universali. Attraverso le sue opere, ha dato voce alle passioni più profonde, ai drammi più intensi e alla bellezza sublime che risiede nell’arte e nella vita. Nel ricordare il grande maestro, rendiamo omaggio anche al territorio che gli ha dato i natali, la nostra amata Toscana, che tanto ha influenzato la sua arte. È un invito a riconoscere quanto la cultura, le radici e la bellezza del nostro Paese siano state, e continuino a essere, una fonte inesauribile di ispirazione. Che questa celebrazione – ha concluso – non sia solo un momento di ricordo, ma anche un’occasione per rinnovare il nostro impegno a difendere e promuovere la cultura come ponte tra passato e futuro, come forza che unisce e nobilita"