
Da bambino Leonardo aveva un modo tutto suo di approcciarsi con i giochi. E quell’attitudine, così particolare, ha convinto sua madre ad indagare. "Mi dicevano di non preoccuparmi. Ma io volevo capire mio figlio, anche se coi suoi silenzi la comunicazione non era facile. E dagli accertamenti neuropsichiatrici a cui è stato sottoposto quando aveva due anni e mezzo – racconta Donatella – è emerso che era, è, affetto da un disturbo dello spettro autistico".
Adesso Leonardo Artigiani è un giovane uomo, che si è chiuso alle spalle il percorso scolastico diplomandosi con 87 centesimi al liceo artistico Carlo Piaggia, indirizzo audiovisivo e multimediale. E di fronte a sé ha un’orizzonte spalancato, che guarda al futuro delle nuove tecnologie ma, come in un cerchio, accarezza quei giochi del passato. Leonardo sogna infatti di diventare sceneggiatore di videogame, di costruire il racconto digitale che fa da sfondo a quelle storie di esplorazione, risoluzioni di enigmi, scoperte sensazionali, lotte. Un po’ com’è stata, com’è, la sua vita. Talvolta un’enigma da risolvere, una scoperta costante, una lotta contro il pregiudizio.
Per realizzarsi Leonardo cercherà il percorso universitario più giusto per le sue aspirazioni. Sta meditando di iscriversi a Lettere all’università di Pisa, ma valuta in alternativa anche Discipline dello spettacolo e della comunicazione. "Certo, come ogni mamma – prosegue Donatella – sono preoccupata per il futuro che lo attende. Ma, come ogni mamma, sono contenta e fiera per ogni conquista. Aver visto mio figlio trovare la chiave a socializzare, diventare indipendente, impegnarsi nello studio, nello sport, raggiungere il traguardo della maturità conseguita seguendo il percorso ordinario mi rende estremamente orgogliosa". Donatella ha assistito all’orale di suo figlio, che partendo dallo spunto offerto da "Songs of Innocence e Songs of Experience" di Blake ha attraversato la storia dell’arte con Munch, Freud per la filosofia, Pascoli per letteratura italiana, la seconda guerra mondiale, fino alla denuncia del lavoro minorile agganciando educazione civica. Tutto d’un fiato, senza mai interrompersi.
"L’ho visto sicuro – dice sua madre – adulto, maturo davvero. Oltre il voto finale, che non è affatto male. Mi sento per questo di ringraziare tutti i docenti che l’hanno accompagnato in questi anni. La scuola è importante nella crescita dei ragazzi, per Leonardo è stata fondamentale". Tutta la commissione d’esame è rimasta ammaliata dell’esposizione di Leonardo. "E sì – conclude la docente Zefi Parrini – ci siamo emozionati stringendogli la mano. Ripensando al suo percorso, alle difficoltà superate quando ha affrontato il cambiamento di tutti i suoi docenti di sostegno. E’ sempre bellissimo vedere i ragazzi realizzare i propri sogni, e quando questi sogni superano gli ostacoli ancora di più"
Martina Del Chicca