Il sindaco: "Noi andiamo avanti" Poi i dubbi: "Chissà se ce la faremo"

La ricostruzione della procedura: bando di gara il 15 dicembre, il 16 l’esposto al Mic. L’11 gennaio la revoca del parere delle Belle arti, il 23 gennaio l’aggiudicazione tramite la stazione della Provincia

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Di fatto, dall’11 gennaio scorso, il Ministero dei beni culturali ha bloccato la pratica del Belvedere Puccini, l’ha avocata a sé cancellando il parere favorevole al progetto senza colonnini, e il sottosegretario Vittorio Sgarbi ora pretende che tutto resti com’è. Com’era 100 anni fa. Anche se, com’è documentato agli atti, nel 1980 il piazzale franò nel lago, e l’anno dopo fu rifatto ex novo. Contro il Ministero, il Comune potrebbe opporre questo fatto. Ma un ricorso richiederebbe tempo, e il tempo del centenario pucciniano incombe. Così ieri il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha pubblicato la solita burletta contro gli avversari: "A Viareggio siamo passati da tutti esperti virologi sul covid... a tutti storici dell’arte sui colonnini del belvedere Puccini. Noi non ci fermiamo, andiamo avanti tranquilli alla meta, sperando che ci si metta a fare opposizione politica seria, invece di fare di tutto per non far realizzare le opere pubbliche che servono a Viareggio. Chissà se ci si farà…".

Il problema del chi paga riguarda le date. Ecco i tempi ricostruiti dal Comune: il 4 luglio 2022 il Comune chiede l’ok alla Soprintendenza e lo ottiene il 12 ottobre 2022. Il 16 dicembre , a seguito di esposto, il Ministero acquisisce la documentazione “dalla quale emergono criticità del progetto approvato dalla Soprintendenza”, e chiede chiarimenti. La Soprintendenza replica al Ministero il 22 dicembre. Il 3 gennaio il Ministero ordina alla Soprintendenza che entro 7 giorni la Soprintendenza deve disporre la revoca o la revisione dell’autorizzazione per una soluzione progettuale con questi requisiti: "mantenere intatta la configurazione spaziale del Belvedere risalente nella sua consistenza al 1930 e frutto delle successive integrazioni intervenute nel 1950, come pure non dovranno essere rimossi i pilastrini della balaustra prospicente il lago; non dovranno essere rimosse le aiuole e tutti gli elementi di arredo: non dovrà essere spostato il monumento di Puccini; non dovrà essere realizzata la pavimentazione che taglia diagonalmente lo spazio del Belvedere". Il 10 gennaio 2023 la Soprintendenza risponde quanto richiesto non sono mere modifiche ma uno stravolgimento del progetto approvato e soprattutto specifica di aver inserito il Belvedere nei beni di valore storico artistico “non per le sue intrinseche qualità ma in relazione alla sua contiguità con la Casa Museo Puccini: "Per quanto sopra espresso non si ritiene opportuno revocare il provvedimento con il quale il progetto è stato approvato e prende atto con rammarico della volontà della direzione generale di avocare a sé il procedimento". Così l’11 gennaio il Ministero avocva a sé la pratica, La procedura di appalto iniziata il 15 dicembre si conclude con l’aggiudicazione il 23 gennaio.