"Finalmente è stata riconosciuta la potenza dello Spirito Santo". Paolo Brosio dalla Bosnia commenta il via libera al culto pubblico di Medjugorje emesso dalla Santa Sede. "Ci sono voluti più di 40 anni, ma finalmente è arrivato il disco verde – sostiene – quella del Vaticano è una decisione che rappresenta anche uno smacco per chi derideva e prendeva in giro chi ha deciso di credere. Personalmente ho messo in campo 15 anni per far capire quanto sia forte in questi luoghi la spiritualità e, per usare una metafora calcistica, oggi la Madonna ha vinto la Champions League. Del resto basta vedere la Messa delle 7.30 del mattino, solitamente riservata ai residenti croati: eppure è seguita da migliaia e migliaia di fedeli. In chiesa a Forte dei Marmi, Seravezza e Pietrasanta trovo sempre una decina di persone al massimo. Questo significa che a Medjugorje c’è una vera bomba che è data dalla presenza della Madonna. E anche dalla concretezza dei ’frutti’: personalmente ho contribuito alla costruzione di case per orfani e anziani abbandonati a Vionica da suor Cornelia, ora sta costruendo un ospedale di Pronto Soccorso; qui il recupero di un tossicodipendente è del 99,9% mentre in Italia è del 60% e sempre in questi luoghi un giovane che faceva vita dissoluta e aveva tentato il suicidio non solo si è convertito, ma per lui è arrivata la vocazione e oggi è nella congregazione dei Passionisti. Non sono frutti questi? In questo posto – conclude – c’è una forte fede: il popolo ha sofferto molto, prima sotto i turchi, poi nel regime comunista di Tito. In una dittatura atea pensare alla Madonna era mtivo di scompiglio. Ma adesso si è dimostrata la più potente forza di riscatto e di rinascita per ogni persona".
Francesca Navari