Il braccio di ferro istituzionale Porto, Giani nomina il commissario Del Ghingaro pronto alla battaglia

Il primo cittadino rivendica il ruolo centrale di Viareggio: "Correttezza, se no si ricorre in Tribunale"

Il braccio di ferro istituzionale  Porto, Giani nomina il commissario  Del Ghingaro pronto alla battaglia

Il braccio di ferro istituzionale Porto, Giani nomina il commissario Del Ghingaro pronto alla battaglia

La Port Authority riparte da Alessandro Rosselli. Defenestrato dalla carica di segretario dell’Autorità regionale su disposizione del Tar, cui era ricorso il comune di Viareggio, l’uomo direttamente mominato dal presidente della Regione Eugenio Giani (nella foto), è già rientrato ieri mattina come commissario. Ovviamente sempre nominato da Giani.

"È una sentenza di cui prendo atto con la consapevolezza che è fondata su un quadro che oggi è diverso, perché nel frattempo, proprio perché vedevamo per molto tempo l’opposizione del sindaco di Viareggio all’indicazione che avevo proposto, abbiamo rivisto in Consiglio regionale il quadro normativo. Oggi c’è una legge diversa rispetto a quella su cui si è espresso il Tar". Lo ha detto ieri mattina il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che ha spiegato che "oggi c’è un quadro normativo che prevede che l’ultima parola spetti al presidente della Giunta regionale. Intanto abbiamo disposto il commissariamento con Alessandro Rosselli, che era quello che avevo nominato e che ha svolto le funzioni in questi mesi: sarà il commissario in quanto era responsabile tecnico dell’unità operativa dei porti della Regione. E ora seguirò una procedura che è corrispondente alla nuova legge. È proprio il Tar a dirci che è bene che la Regione segua la nuova legge che si è nel frattempo data".

Questa normativa, ha precisato Giani, "prevede che io formuli una proposta, e vedremo se c’è il concerto del sindaco di Viareggio come degli altri tre sindaci", di Porto Santo Stefano, dell’isola del Giglio e di Campo dell’Elba. "Sentirò tutti e quattro i sindaci per orientarmi su una proposta - ha concluso .- Se ci sarà un concerto, ne prenderò atto positivamente e nominerò la persona, altrimenti la legge dice che farò una seconda proposta e su questa seconda proposta posso procedere anche senza concerto".

Dichiarazioni che hanno abcor più agitato le acque del porto viareggino. Il Comune ha riramato una nota stampa: "A differenza di quanto sembrerebbe emergere la nomina del Segretario dell’Autorità Portuale presuppone ancora oggi un’intesa con il solo Comune di Viareggio. Non si tratta di concepire l’Autorità come appannaggio esclusivo di Viareggio ma di dare seguito alla chiara lettera della legge che differenzia espressamente la comunità viareggina rispetto agli altri Comuni portuali. In questo quadro – prosegue la nota – la nuova legge regionale non elimina affatto l’obbligo dell’intesa, ma ne regola il procedimento decisionale (peraltro non interpretato correttamente nelle parole del Presidente Giani) al fine di evitare decisioni arbitrarie e unilaterali della Regione già stigmatizzate dalla sentenza del Tar. Il Comune auspica che il procedimento regolato dalla nuova legge regionale sia applicato dalla Regione nel rispetto dei canoni di buona fede, correttezza e leale collaborazione istituzionale. Il Comune vigilerà e reagirà senza indugio nelle sedi opportune per contrastare decisioni o condotte strumentali tese a violare e mortificare i suddetti principi".

Ancora più chiaro e duro il commento del sindao Del Ghingaro: "Il Presidente della Regione fa una cosa scorretta un anno fa, nominando in solitaria il segretario dell’autorità portuale di Viareggio, quando la legge regionale prevedeva invece che lo facesse in accordo col sindaco della città. Il tar, a seguito del ricorso presentato subito dopo dal comune, dà ragione piena a Viareggio, censurando il Presidente della Regione e indicando il percorso corretto che lui d’ora in poi dovrà fare per la nomina, cioè concordarla con noi, a pena di nuova scorrettezza ed illegittimità. Dopo una legnata di questo genere ed una conseguente figura imbarazzante a livello giuridico, istituzionale e politico – prosegue Del Ghingaro – mi sarei aspettato un atto di rispetto del Presidente nei confronti dei giudici e del Comune e invece se ne esce con un comunicato dove in sintesi sostiene che nominerà chi vuole lui, travisando una sentenza inequivocabilmente netta a suo sfavore. E questo nonostante la legge (che lui ha preteso di modificare in corsa, cambiando quella precedente che ha violato, come attesta il Tar) continui a prevedere la necessità di un accordo col comune di Viareggio. Sono un romantico della politica è vero, mi sarei aspettato un atteggiamento diverso e invece mi sono sbagliato: la nuova arroganza supera la vecchia arroganza".

red.viar.