I Savoia,. San Rossore e il vin brulé

Il re Vittorio Emanuele II, figura controversa ma di grande impatto storico, viene oggetto di pettegolezzi riguardanti uno presunto scambio in culla. Nonostante ciò, il suo regno è caratterizzato da alleanze politiche strategiche e dalla creazione del celebre vino Barolo, utilizzato anche come base per il Vin Brulé contro le malattie influenzali.

I Savoia,. San Rossore e il vin brulé

I Savoia,. San Rossore e il vin brulé

"Scambiato in culla", ovvero le dicerie su Vittorio

Emanuele II il grande Re che unificò l’Italia. Non alto ma con una muscolatura possente e soprattutto un carattere vivace e ridondante il re era anche un gran cacciatore ma anche un eroico militare sempre in prima

prima linea con i suoi soldati. Senza poi contare le sue

grandi doti amatoriali.

Per nulla quindi somigliante al padre Carlo Alberto alto

due metri, molto timido, riservatissimo e per nulla amante della caccia e della vita mondana.

Il tutto creò il pettegolezzo dello scambo di culla.

I maligni infatti asserirono che il figlio di Carlo Alberto

morì neonato in ospedale a Firenze e al suo posto venne

adottato il figlio di un macellaio. I meriti di re Vittorio furono comunque tanti, in primis allearsi con Napoleone III e poi nominare primo ministro quel genio di Cavour uomo illuminato e dalla vastissima cultura anche agronomica.

Dopo una gita in Toscana (i Savoia avevano la tenuta di San Rossore, dove Vittorio Emanuele II, ammalatosi e temendo di morire, sposò religiosamente Rosa Vercellana a cui era legato sin dal 1847, con un matrimonio morganatico, ovvero senza l’attribuzione del titolo di regina. Il rito religioso si tenne il 18 ottobre 1869. Il rito civile si celebrò a Roma il 7 ottobre 1877) ordina ai contadini della sua tenuta in Piemonte di creare un vino simile al Chianti. Nasce così il Barolo che oltre ad essere un ottimo vino è anche la base per il Vin Brulé. E, infatti, il suo farmacista di fiducia creò un decotto di vino

con noce moscata chiodi di garofano e cannella. Er nato

il vin brulé ottimo preparato contro le forme

raffreddative ed influenzali ancora molto aggressive in

tutta Italia.