TOMMASO STRAMBI
Cronaca

"Giani prevarica la città". Sulla nomina alla Port Authority. Del Ghingaro va alla guerra

Il sindaco pronto a impugnare l’atto "davanti al Tar e anche alla Corte dei Conti per i danni". Ma il presidente della Regione accelera perché il 26 maggio Rosselli compirà 65 anni.

"Giani prevarica la città". Sulla nomina alla Port Authority. Del Ghingaro va alla guerra

"Giani prevarica la città". Sulla nomina alla Port Authority. Del Ghingaro va alla guerra

"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano". Cantava Antonello Venditti. Non solo, aggiungeva: "amori indivisibili, indissolubili, inseparabili. Ma amici mai". Ché in questa storia, forse, è l’ultima frase quella vera. O forse, no. Chissà?

Di certo nella vicenda della nomina dell’Autorità Portuale siamo ritornati alla casella iniziale: ovvero a quella dell’architetto Alessandro Rosselli. Il funzionario della Regione, individuato dal presidente Eugenio Giani nel 2022, quale segretario generale della Port Authority che governa i porti di Viareggio, Monte Argentario, Campo nell’Elba e Isola del Giglio. Un nome non "condiviso" dal sindaco Giorgio Del Ghingaro che, proprio per questo, aveva presentato ricorso al Tar ottenendo non solo l’accoglimento, ma anche la revoca della nomina fatta dal presidente Giani. Così, esattamente un anno dopo la pronuncia dei giudici amministrativi, si riparte dall’architetto Rosselli. Già, perché questo è il ’’nuovo’’ nome avanzato dal governatore toscano per guidare l’Autorità Portuale Regionale (che peraltro a seguito di ben cinque proroghe dal 25 maggio dello scorso anno la gestisce in qualità di commissario). Ma ancora una volta è braccio di ferro tra Giani e Del Ghingaro.

Il primo sostiene che quello di Rosselli è il terzo nome che propone al sindaco di Viareggio e dinanzi al suo “ennesimo“ rifiuto in virtù della legge regionale modificata proprio per superare l’empasse dell’"intesa forte" con il Comune di Viareggio, può procedere in autonomia (una volta ottenuto "il parere consultivo" della IV^ Commissione regionale) a nominare l’architetto Rosselli. Il secondo, invece, ritiene che quello di Rosselli sia solo il "primo nome" dal momento che i precedenti avanzati da Giani (ovvero l’avvocato Alessandro Del Dotto e il presidente della Cna Andrea Giannecchini) "non avevano i requisiti previsti dalla legge regionale ("la comprovata gestione quinquennale di porti" e nel caso di Giannecchini "anche non possedere la laurea quinquennale o equipollente (avendo solo quella triennale").

Punti di vista? Sicuramente. Ma anche materiale per un nuovo confronto in punta di diritto di fronte ai giudici del Tar. "E non solo – mette in guardia il sindaco Del Ghingaro – se il presidente Giani procedesse davvero a nominare Rosselli, per la città di Viareggio ne deriverebbe, a seguito dello stallo che si creerebbe, un pregiudizio economico significativo per la collettività, per le imprese del settore e per l’intera città, da rilevare in sede di Corte dei Conti". "E non solo in capo al governatore – avvisa Del Ghingaro –, ma anche nei confronti dei consiglieri regionali che con il proprio voto in commissione avallassero tale decisione".

Insomma, se da qui a martedì prossimo (quando è stata convocata la seduta della Commissione consiliare regionale), non si trovasse una quadra politica, quello che si profila è un nuovo scontro istituzionale tra la Regione e la città di Viareggio. Il sindaco a questo proposito ricorda che per "me è ancora valido l’accordo siglato a dicembre quando con Giani abbiamo firmato il protocollo d’intesa". In quella data sostiene Del Ghingaro avevamo anche individuato una persona che andava bene ad entrambi e se questo, per una qualche ragione, non avesse accettato, avremmo azzerato tutto e saremmo ripartiti da zero. Invece Giani non rispetta l’accordo e vuole imporre, contro ogni logica, un nominativo bocciato dal Tar Toscana e ritenuto non idoneo da uno dei titolari del potere di codecisione".

Ma i tempi sono stretti e in Regione hanno già pronti gli atti per la nomina come si evince dalla scheda di legittimità firmata dalla funzionaria Anna Traniello Gradassi. E perché tutta questa fretta? A rilevarlo, oltre che il sindaco Del Ghingaro, anche lo stesso atto appena citato: "come si rileva – si legge – dal curriculum allegato, il designato è nato il 26 maggio 1959 e pertanto questo 26 maggio compirà 65 anni, età limite per essere nominato in tale carica".

In fondo Venditti ci aveva avvertito: "Il nostro non conoscersi, per poi riprendersi, è una tortura da vivere". E, del resto, la politica è proprio questo: l’arte dell’impossibile.