ALICE GUGLIANTINI
Cronaca

Garofano e i “Labirinti del male“ Teatro didattico contro la violenza

L’ex generale del Ris allo “Jenco“ per lo spettacolo promosso dalla presidente del consiglio comunale Gifuni

di Alice Gugliantini

"È la prima volta che riusciamo a organizzare un evento del genere, un teatro didattico". Lo afferma Paola Gifuni, presidente del consiglio comunale, riguardo a "LDM – Labirinti del male", lo spettacolo andato in scena ieri mattina al teatro Jenco alla presenza delle scuole superiori cittadine. Un evento organizzato dalla presidenza del consiglio comunale in collaborazione con la commissione alle Pari Opportunità del comune di Viareggio nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. A prendere parte gli alunni delle prime e seconde classi del liceo scientifico, di ragioneria, nautico, alberghiero e della scuola privata Vannucci.

"Un’ iniziativa per sensibilizzare i ragazzi più giovani a un tema che sembra non abbia fine", sottolinea la presidente. "È un argomento di cui mi occupo da molti anni, anche per la mia professione di avvocato. Ho anche scritto un libro a riguardo, "L’anima in un angolo". Sul palco, l’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano e l’attrice Giorgia Ferrero, che hanno rappresentato il problema della violenza contro le donne rivelando aspetti nascosti dell’emergenza femminicidi. Un teatro didattico contro la violenza sulle donne in cui la regia di Alessandro Molinari ha mescolato video e azione scenica. Scritto da Elisa Barbieri e dallo stesso Garofano, con un soundtrack musicale che si avvale della collaborazione artistica di Laura Trent, paroliera italo americana alle prese con la questione femminile, lo spettacolo, con la sua drammaticità, ha voluto parlare di incomunicabilità, ossessione e disperazione. Tutti temi che ritornano sempre negli episodi di violenza. Di sicuro una veste del tutto inedita per il generale Garofano, volto noto al grande pubblico per la partecipazione al programma "Quarto grado" su Rete 4, che per la prima volta calca le scene in uno spettacolo che lo vede protagonista. L’ex generale partendo dall’analisi della realtà, ha parlato di stalking, dinamiche familiari, social network, rivelando aspetti nascosti e spesso sottovalutati del problema violenza, ma anche delle speranze emergenti dalla nuova legge sul femminicidio. Con lui, l’attrice Giorgia Ferrero, che interpreta un duplice ruolo. Sono le prime scene a mostrare i ruoli della vittima e dell’autore della violenza. Apertosi il sipario, in video si vede una donna che corre in campagna, con il vento che le scompiglia i capelli. Pochi minuti e l’ambientazione cambia, Ferrero, in abiti maschili impersona un uomo. Un uomo autore di violenza, che si rivolge a una donna, presumibilmente amata, ma nel modo sbagliato, che giace a terra - morta - sotto un lenzuolo bianco. "Sono rimasto solo anche oggi, come sempre", dice l’uomo. Non si capacita di come lei potesse essergli fedele. Accanto al corpo, una borsetta rossa. Il simbolo, casuale o forse no, della violenza sulle donne. Una novità invece il palcoscenico per Garofano, laureato in Biologia e specializzato in tossicologia forense, che dal 1995 fino al 2009 è stato comandante del Ris di Parma, occupandosi, tra l’altro, di famosi casi di cronaca nera: la strage di Erba, il serial killer Bilancia, il delitto di Novi Ligure, il caso Cogne e il delitto di Garlasco. Alla rappresentazione, oltre a volti dell’amministrazione comunale, era presente anche Gerardo Boragine, presidente del Tribunale di Lucca.