Festa della Toscana. Premiati gli studenti. Cortometraggi ispirati ai temi cari a Don Milani

Guerra, Costituzione, umanità. Applausi per le classi del “Chini-Michelangelo“

Festa della Toscana. Premiati gli studenti. Cortometraggi ispirati ai temi cari a Don Milani

Festa della Toscana. Premiati gli studenti. Cortometraggi ispirati ai temi cari a Don Milani

Dalla Costituzione alla guerra, dalla lotta alle disuguaglianze alla scuola definita “maestra di cittadinanza”, fino al concetto di umanità. Questi temi, concepiti da Don Lorenzo Milani e ancora oggi attualissimi, hanno consentito a tre classi del liceo “Chini-Michelangelo“ di Lido di Camaiore di aggiudicarsi il concorso rivolto alle scuole e ai videomaker grazie ai cortometraggi realizzati nell’ambito della Festa della Toscana e incentrati sull’esempio di Don Milani in termini di modernità del suo pensiero. Con l’applauso scrosciante degli oltre 60 tra studenti e insegnanti del liceo che hanno gremito la sala consiliare per la cerimonia di premiazione a conclusione dei festeggiamenti promossi dal Comune attraverso la presidenza del consiglio.

Ad accogliere i ragazzi e i loro accompagnatori c’erano la presidente del consiglio Paola Brizzolari, il vice Antonio Tognini, la presidente della commissione scuola Lora Santini, il segretario comunale Marco Petri e, da remoto, Marta Carboni e Luigi Lippi della Fondazione Don Milani. A tutti i presenti è stata consegnata una pen drive con i tre video finalisti e una copia del libro “La mia patria sono i poveri. L’obbedienza non è più una virtù” del giornalista Mario Lancisi. Poi la proclamazione dei vincitori: al primo posto il video della classe 5° BL, seguita sul podio dai ragazzi della 4° BL e da quelli della 5° CSU. Ai tre gruppi finalisti è stato consegnato anche un piccolo premio in denaro, da investire in attività scolastiche.

"I video – ha detto Brizzolari – sono una sintesi genuina delle riflessioni dei giovani, ma soprattutto un dono prezioso per noi. I giovani, i bambini e in generale tutti coloro che agiscono d’istinto, mossi da empatia, solidarietà e onestà intellettuale, non possono che essere nostri maestri. Non permettete a nessuno di inquinare la vostra purezza e coltivatela sempre". Con il plauso di Tognini ("Dai ragazzi impariamo sempre una nuova lezione, in questo caso l’attenzione e il rispetto che riservano al lavoro dei loro coetanei") e di Carboni: "I temi affrontati dai ragazzi li uniscono al pensiero di Don Lorenzo, attraverso un filo invisibile, anche a distanza di tanti anni: lui ne parlava negli anni ’50 e ’60, eppure negli elaborati di chi allora non era ancora nato ritornano tutti quanti, dimostrando la loro incredibile attualità".