Festa del papà negata Genitori-figli in classe Il progetto va avanti "Non si cancella niente"

Il primo appuntamento è stato programmato nella settimana tra il 27 e il 31 marzo e si svolgerà nel rispetto di tutti i bambini. Intanto il dibattito è esploso a livello nazionale con posizioni divergenti. .

Festa del papà negata  Genitori-figli in classe  Il progetto va avanti  "Non si cancella niente"

Festa del papà negata Genitori-figli in classe Il progetto va avanti "Non si cancella niente"

Sarà recuperata a fine marzo la festa del Papà programmata alla scuola dell’infanzia Florinda per venerdì 17 e annullata la scorsa settimana dalla direttrice Barbara Caterini che, accogliendo le lamentele di alcuni genitori, aveva ritenuto discriminatorie le modalità con cui tale festa era stata organizzata. È quanto emerso ieri pomeriggio nel corso di un’assemblea con insegnanti e genitori indetta dalla stessa direttrice. "I laboratori con i bambini – ha detto Barbara Caterini – si svolgeranno nella settimana dal 27 al 31 marzo dalle 10 alle 11. Il laboratorio valorizza la genitorialità paterna e consiste in un percorso emozionale condiviso tra padre e figliao. Parallelamente si svolgeranno altre attività laboratoriali di musica, psicomotricità funzionale, arte. Entrambe le attività saranno coordinate dalle docenti della scuola e da esperti esterni. Il tutto si svolgerà nell’attento rispetto di tutte le individualità delle bambine e dei bambini coinvolti, come da sempre accade nel nostro istituto". Con questa soluzione direttrice e insegnanti contano di "eliminare le incomprensioni che avevano suscitato preoccupazione". E che erano già diventato un caso nazionale.

Ieri, ad esempio, è intervenuta sulla vicenda l’associazione Gaylib per la quale "è necessario ampliare il modello sociale, non cancellarlo o sostituirlo che è sempre deleterio e divisivo. La direttrice della scuola di Viareggio ha centrato il problema ma ha attuato, a nostro avviso, una soluzione errata che, come abbiamo visto, avrebbe alimentato polemiche ideologiche che non portano a nulla". Lo ha detto Luca Maggioni che poi ha sottolineato che "questo genere di battaglie non si fanno mai sulla pelle dei bambini che, senza le opportune spiegazioni, potrebbero non comprendere appieno la situazione. Il messaggio da inviare è quello dell’armonia tra tutti, non dello scontro o della divisione. “La bravura degli insegnanti sta nel far conoscere ai propri allievi il rapporto umano in quanto tale. A nostro avviso la direttrice doveva tutelare una tradizione bella come quella della Festa del Papà, ma allo stesso tempo analizzare e spiegare, e qui ci vogliono pazienza e capacità, come il modello sociale, familiare in tanti anni sia cambiato profondamente. - ha concluso Maggioni - Festa del Papà, Festa della Mamma sono tradizioni che vanno salvaguardate e, per così dire, ‘modernizzate’: serve un allargamento della piattaforma dei diritti e del modello di famiglia, anche adoperandosi con soluzioni legislative possibili e attese come la revisione della legge sulle adozioni e la completa attuazione di una legge esistente come quella sull’affido condiviso, a tutt’oggi di difficile applicazione".

Annullare la festa del Papà come avvenuto a Viareggio e come accade anche in altre scuole d’Italia è invece una scelta ideologica per l’associazione Provita. "La famiglia, per sua natura, è formata da una mamma e da un papà – dice Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia –e affermare che non esiste la “famiglia modello” e per questo annullare la Festa del Papà è profondamente ideologico. Le scuole, dopo progetti gender e carriera alias, continuano ad essere sempre di più campi di rieducazione. Purtroppo, lo sappiamo, molti bambini perdono prematuramente la mamma o il papà oppure si trovano ad affrontare situazioni difficili, come l’abbandono, la separazione o il divorzio. Nessuna famiglia è perfetta, ma questo non significa che, in questo caso, la figura del papà non sia mai esistita e mai dovrà esistere. La scuola, anziché appiattire ed eliminare le figure genitoriali, dovrebbe semmai dare ai bambini gli strumenti giusti per parlare, con tatto e delicatezza, anche delle situazioni più difficili. Si può avere rispetto di tutte le situazioni senza dover per forza cancellare le tradizioni. Per il Ministro dell’Istruzione Valditara tutto ciò è regolare? E’ normale annullare iniziative e progetti che coinvolgono i genitori, e i papà in particolare, con l’intento di indottrinare bambini e giovani sull’esistenza di famiglie formate da “due mamme” o dove il papà viene fatto scomparire?".

Paolo Di Grazia