
Dopo il botta e risposta tra il Pd e il sindaco Giorgio Del Ghingaro; anche l’assessore al sociale Sara Grilli, espulsa dal partito per aver accettato l’incarico in giunta pur con via Regia passata all’opposizione rompe il silenzio. E annuncia anche il ricorso.
"La commissione di garanzia del Partito Democratico territoriale – spiega Grilli – ha recentemente deliberato sia la mia cancellazione dall’anagrafe degli iscritti che la mia decadenza da ogni ruolo ricoperto in seno agli organismi del Partito Democratico". In poche parole Grilli è stata espulsa. "Espulsione che – dice – ritengo ingiusta e assolutamente non corretta, sia dal punto di vista politico che statutario: valutazioni tecniche che ho già presentato in una memoria difensiva". Poi ripercorrere la storia: dalla scelta, nel 2020, di sostenere la ricandidatura di Del Ghingaro, fino all’ultimo strappo. Quando il sindaco, alla vigilia del 25 aprile, le ha proposto l’incarico in giunta, che lei ha accettato.
"Ho seduto nei banchi di maggioranza del consiglio comunale per 17 mesi, in quanto – prosegue Grilli – risultata fra i primi tre eletti, e prima per preferenze tra le donne, nella lista del Partito Democratico. Partito oggi all’opposizione, ma che si è presentato agli elettori condividendo il medesimo programma con cui l’attuale amministrazione governa la città. Addirittura, il segretario territoriale, nel congresso che si è tenuto a dicembre, è stato eletto unitariamente proprio perché il PD contribuisse al governo cittadino realizzando gli impegni programmatici". Ma a fine febbraio l’inversione di rotta; innescata con l’uscita di Viareggio dalla Rete Provinciale Museale che l’ex assessore Maineri decise di non avallare. E che, di fatto, le è costato il posto, aprendo a valanga la crisi di maggioranza.
Smaltita la delusione il Pd tentò di avviare un confronto con il primo cittadino. E alla vigilia dell’assemblea Dem, che avrebbe dovuto valutare il rientro nelle file della maggioranza, Del Ghingaro ha accelarato, proponendo a Grilli di entrare in giunta. Ruolo accettato,. senza il benestare di via Regia.
"L’accettazione da parte mia dell’incarico da assessora – spiegalei – si proponeva proprio l’obiettivo di portare avanti con coerenza e con più forza i principi ed i valori del Partito Democratico, all’interno dell’attuale amministrazione. Il Pd territoriale appare oggi tutto preso in questioni personalistiche e lotte fra correnti interne, che sembrano essere l’unico interesse in cui chi legittimamente del partito fa parte, sappia spendersi e impegnarsi pienamente: parla di impegno di programma dimenticandosi il nome di Giorgio Del Ghingaro su quel programma e sul simbolo che abbiamo convintamente presentato agli elettori. Parla di ascolto ed espelle chi, come me propone visioni coerenti nei valori e pronte nel dare risposte ai cittadini.
Per questo motivo – conclude Grilli – , ancor prima di valutare l’impugnazione del provvedimento di espulsione dinanzi agli organismi superiori, ritengo doveroso precisare a quanti hanno riposto in me la loro fiducia, che il ruolo di assessora che attualmente ricopro, con o senza il PD, è e sarà sempre orientato ai medesimi valori e principi per i quali mi ero candidata a sostegno del sindaco Giorgio del Ghingaro e per i quali i cittadini mi hanno votata".
Red.Viar