Pulsanti anti aggressione, videosorveglianza e vigilanza privata. Sono queste le misure che l’Asl Toscana Nord Ovest sta mettendo in atto per aumentare la sicurezza del proprio personale. Dopo la formazione su come disinnescare potenziali situazioni di conflitto e le varie campagne di comunicazione sul rispetto di medici e pazienti, l’Asl attiva altre misure più tangibili ed evidenti per diminuire il rischio aggressioni.
Vigilanza privata. A partire da questo mese di novembre, in tutti i Ser.D entrerà in servizio una guardia giurata che stazionerà nei pressi dei Servizi dipendenze durante le ore di apertura. La vigilanza privata sarà adottata anche per altre strutture sanitarie del territorio. Sempre dal mese di novembre sarà sperimentata la postazione mobile della vigilanza privata su alcune zone dell’Azienda per coprire, in particolare, i centri di salute mentale e le sedi della medicina legale. La pattuglia mobile avrà come sede principale una singola struttura ed effettuerà, per ciascuno dei due turni, due giri perlustrativi nelle altre strutture territoriali della zona, fermandosi e intervenendo qualora vi trovasse una situazione problematica in atto. Ogni struttura territoriale avrà a disposizione il numero di cellulare della pattuglia in caso dovesse richiedere un intervento immediato.
Pulsanti anti aggressione. I pronto soccorso e i reparti di psichiatria, se già non lo sono, saranno dotati di pulsanti antiaggressione collegati con la vigilanza privata. L’operatore vittima di un’aggressione che non riesce più a gestire la situazione con tecniche di de-escalation, premendo il pulsante, che può essere anche indossato, attiva automaticamente la chiamata alla guardia giurata. Quest’ultima interviene e può chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, se non già chiamate direttamente dal personale aggredito. Ad oggi sono già dotati di pulsanti anti aggressione i pronto soccorso di Lucca, Livorno e Massa, gli Spdc di Lucca, Livorno, Massa e Versilia e il Ser.D. della Versilia. A breve i pulsanti saranno installati anche in tutti gli altri pronto soccorso ospedalieri.
Video sorveglianza. Per quanto riguarda la video sorveglianza, le procedure autorizzative previste dal rispetto dello statuto dei lavoratori e dalla normativa sulla privacy sono più complesse e richiedono tempi più lunghi. L’Asl ha comunque approvato una specifica procedura aziendale ed ha fatto il punto sull’ubicazione delle videocamere e sul loro stato di funzionamento.
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