
Sorridente, gioviale, generoso con tutti, carnevalaro, tifosissimo del Viareggio e profondamente innamorato della sua città. Città che piange una delle sue facce più conosciute, più apprezzate, più amate. Umberto Becagli, il ‘Professore’, se ne è andato quando il sole stava per sorgere lunedì, appena giunto all’ospedale Versilia, stroncato da un’emorragia celebrale a 89 anni. Professore di ragioneria a Lucca aveva ‘difeso’ la sua sfrontata viaregginità in ogni modo e in ogni dove. Non c’era ambito cittadino in cui ‘il Professore’ non facesse sentire la sua spontanea e trascinante presenza. Fratello maggiore di Pier Luigi e figlio di Pierino Becagli, primo gestore dell’Hotel Bella Riviera in Passeggiata e amministratore volontario de ‘Poveri Vecchi’. Profondo il legame con il Carnevale, continuava ancora nonostante l’età - racconta il nipote Andrea - a mascherarsi ed era stato anche comparsa della Canzonetta ai tempi di Enrico Casani. Amava parlare di calcio e stravedeva per i colori bianconeri, quelli della Juventus, ma sopratutto del Viareggio e non c’era partita che era disposto a perdersi né in casa né tantomeno in trasferta. E i chilometri di distanza dallo stadio, fossero tanti o pochi, con lui volavano perché aveva sempre un aneddoto da ricordare”. E di ricordi “il Professore” ne aveva veramente tanti. Leggendo il libro Orgoglio Bianconero, c’era un aneddoto scritto di suo pugno in cui raccontava di un Viareggio-Pro Patria di serie B del 1946-1947. Trascinante di carattere, giocatore di bridge e provetto ballerino, era rimasto da tempo vedovo e non aveva figli “ma l’amore riversato verso la famiglia - dice Andrea - e soprattutto verso nipoti e bisnipoti, valeva quello di un padre”. Il funerale oggi alle 15 a San Paolino.
Sergio Iacopetti