Viareggio, la rabbia delle palestre: "Viviamo di sport". Tensione in un altro corteo

In piazza contro le misure decise dal Governo. Un gruppo di giovani ha bloccato il traffico sul viale a mare e lanciato petardi e fumogeni. La mattina del 27 ottobre, prevista una manifestazione di commercianti, ristoratori, baristi

Un momento della protesta (Umicini)

Un momento della protesta (Umicini)

Viareggio,  26 ottobre 2020 - «Io vivo di sport», «Sport è salute», «No alla chiusura della palestre»: così un lungo striscione riassumeva stasera a Viareggio (Lucca) il malessere dei gestori delle palestre e degli impianti sportivi dopo aver conosciuto i contenuti dell'ultimo Dpcm del governo Conte.

La protesta pacifica - c'erano anche bambini e familiari al seguito - ha raggiunto il municipio e, di fatto, anticipa la manifestazione per motivi analoghi prevista domani mattina (27 ottobre) sempre a Viareggio, in piazza Mazzini (dalle ore 10) con commercianti, ristoratori, baristi, gestori di locali pubblici. Durante la loro protesta, i gestori degli impianti hanno evidenziato che nelle loro attività hanno investito soldi per sanificare le strutture e garantire il distanziamento sanitario, ma che adesso con queste chiusure avranno grandissime difficoltà a portare avanti le loro aziende. Arrivati al municipio, che era chiuso, hanno espresso il desiderio di incontrare il sindaco Giorgio Del Ghingaro perché si faccia portavoce nei confronti delle istituzioni governative riguardo all'ultimo Dpcm che impone, tra le altre cose, la chiusura appunto di piscine e palestre. I gestori degli impianti sportivi e delle palestre hanno attuato la loro protesta con un corteo fino al municipio che è rimasto sempre separato da un'altra protesta, quella di un gruppo di giovani che, con una distinta iniziativa contro il Dpcm, ha bloccato il traffico sul viale a mare e lanciato petardi e fumogeni.