REDAZIONE VIAREGGIO

Fallimento catena Dentix. Tanti restano senza cure

La Federconsumatori pronta a fornire assistenza medica e legale a chi aveva pagato in anticipo senza poi ricevere la prestazione pattuita

Dentisti al lavoro (Foto d’archivio)

Viareggio, 9 giugno 2020 - Sono centinaia i pazienti coinvolti nel fallimento della catena odontoiatrica Dentix Italia. E tanti sono i viareggini che si erano rivolti allo studio specialistico aperto solo pochi mesi fa in via Battisti. In Toscana Dentix Italia è presente con cinque ambulatori nelle sedi di Empoli, Prato, Lucca, Massa Carrara, oltre che appunto Viareggio. Dentix Italia fa capo alla Dentix Spagna, che ha fatto richiesta in tribunale di istanza pre-fallimentare. È presente nel nostro Paese con 57 ambulatori, concentrati in 12 regioni. Da giorni, gli operatori non rispondono ai pazienti e le cliniche sembrano aver cessato, di fatto, l’attività.

La Federconsumatori Toscana si sta prendendo cura dei pazienti rimasti senza punti di riferimento. "La vicenda – dice Massimiliano Falorni, presidente regionale della Federconsumatori – si ripete con lo stesso copione di Idea Sorriso: i pazienti vengono indotti ad accendere un finanziamento per affrontare le cure odontoiatriche necessarie. In tal modo Dentix incassa subito l’intero ammontare della parcella e il consumatore si fa carico degli interessi da riconoscere alla finanziaria, dopodiché le cure proseguono lente e a singhiozzo fino alla latitanza con lo stop operativo. Da alcune testimonianze emerge il forte sospetto che i pazienti siano indotti a sottoporsi a interventi sanitari non necessari e non appropriati".

Federconsumatori ricorda a tutti i cittadini coinvolti che gli sportelli salute di Federconsumatori Toscana sono a disposizione per assistenza e informazioni sulle attività da mettere in campo per la loro tutela sul piano giuridico e medico-legale. "Chi opera scorrettamente – prosegue Massimo Falorni – approfittandosi della necessità di cura dei cittadini, non potrà e non dovrà farla franca, a maggior ragione in un momento come questo, all’indomani della pandemia e delle pesanti conseguenze sul piano economico che ha determinato. Le cure odontoiatriche per troppi cittadini sono divenute un vero e proprio calvario, abbandonati dal settore pubblico, vittime, nel privato non regolato, di società di capitali, votate al solo profitto e spesso prive di deontologia medica".  

Per questo la Federconsumatori Nazionale si è rivolta al Ministro Speranza, chiedendo un incontro "per discutere e pianificare – conclude Falorni – una necessaria e urgente riforma del settore, che preveda, da un lato, investimenti diretti da parte del settore pubblico (Stato e Regioni), dall’altro, una regolazione del settore privato che metta al centro la forma societaria della Società Tra Professionisti (STP), con uno stop alle società di capitali".